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Andrà il Miur in Carrozza?

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“Oggi ero ospite al convegno organizzato sul tema della mobilità sociale e sono la prima ad essere stata sconvolta e sconcertata da quanto è accaduto. Sono per il dialogo e ho combattuto per il diritto allo studio e per gli studenti e così continuerò a fare nel futuro. Sto preparando proposte di legge per gli studenti, dal voto per gli studenti all’estero al diritto allo studio e il suo rifinanziamento”; o altri commenti di insegnanti: “Onorevole si faccia carico della stabilizzazione dei precari della scuola statale si sta compiendo una ingiustizia colossale docenti abilitati ed in servizio da decenni saranno sorpassati da vincitori di concorso Profumo, non è giusto la stabilizzazione e l’esaurimento delle graduatorie deve avere la precedenza, non possiamo essere europei per i doveri e solo italiani per i diritti. Date voce a migliaia di docenti anta che hanno vissuto un’esistenza precaria e rischiano una vecchiaia da disoccupati – tutelateci è un impegno morale oltre che giuridico”; e altri ancora: “Restituisca dignità ad un settore dimenticato e distrutto per troppo tempo… facciamo tornare a sorridere i nostri figli“.
Frasi, riflessioni e auspici che riferiscono della voglia di cambiamento di una scuola dilaniata dalle ripetute politiche di tagli lineari. Può e deve nascere una nuova stagione per la scuola pubblica. Il Miur andrà in Carrozza o resterà a piedi?
Non è escluso tuttavia, visto i continui richiami che la stampa fa sul suo nome, che Carrozza possa essere nominata sottosegretario all’istruzione e Mario Mauro, di Scelta Civica, al Dicastero del Miur, così come con sempre più insistenza viene sussurrato.