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Assegnazioni provvisorie, 1 su 3 ce la fa. Intervista ad Emilio Grasso, direttore Ust Catania: 5mila domande, 30% da fuori, boom sostegno

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Riusciranno gli uffici scolastici ad immettere in ruolo i docenti entro il 31 luglio e a sottoscrivere i contratti a tempo determinato prima del 31 agosto prossimo? L’impresa è ardua. Di sicuro, il ministero rispetto al passato ce la sta mettendo tutta: ha anticipato, contro il volere dei sindacati, l’avvio delle assegnazioni provvisorie, consapevole che in passato l’ultimo atto della mobilità in alcune province si è “trascinato” sino a scuola abbondantemente iniziata. Con conseguente slittamento in autunno inoltrato delle operazioni di assunzioni in ruolo e di nomina dei supplenti annuali fino al 30 giugno o 31 agosto. Le province più oberate di lavoro, come ovvio, sono al Sud: i capoluoghi meridionali sono quelli dove gli insegnanti e il personale Ata tentano di essere collocati, almeno per un’annualità. Molti tentano l’avvicinamento dopo essere stati assunti fuori Regioni, spesso al Nord. Durante la visita del ministro Patrizio Bianchi nell’istituto nautico “Duca degli Abruzzi” di Catania, abbiamo avuto la possibilità di parlarne con Emilio Grasso, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Ambito Territoriale di Catania.

Dottor Grasso, pensa che a Catania riuscirete a rispettare i tempi previsti quest’anno per assumere il personale della scuola?

Stiamo lavorando, ci stiamo impegnando. Comunque siamo abituati a lavorare d’estate.

Quali sono le sue previsioni?

Sicuramente le operazioni sono tantissime. Le operazioni sono migliaia. Molto dipenderà dalla gestione delle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie.

Sono molte le utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie?

Solo nella provincia di Catania sono oltre 5 mila.

E quante sono quelle che arrivano da fuori provincia?

Il 30 per cento.

E quelle che alla fine vanno in porto?

In media, una richiesta soddisfatta ogni tre domande di utilizzazione ed assegnazione provvisoria.

Qual è la classe di concorso più gettonata?

Su sostegno sono sempre tantissimi, anche se non è una vera e propria classe di concorso.

Per avvicinarsi a casa, ci sono docenti che chiedono di passare su sostegno pur senza avere il titolo di specializzazione?

Sì, ce ne sono molti.

Ed hanno possibilità di ottenere l’assegnazione provvisoria?

Devono avere svolto almeno un’annualità su quel ruolo, anche senza specializzazione. Naturalmente, poi tutto dipende se c’è il posto libero e se sono avanti in graduatoria. Siccome i posti di sostegno scoperti sono tanti, alla fine diversi ottengono la sede richiesta.

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