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Autonomia e dirigenti scolastici

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L’autonomia delle istituzioni scolastiche potrà dare il massimo dei frutti se i dirigenti scolastici collaboreranno appieno al progetto politico e culturale che il Governo sta cercando di realizzare: è quanto da più parti si va ripetendo da diverso tempo. Il MPI ne è pienamente convinto, tanto che coglie spesso occasione per sottolineare l’importanza delle attività di formazione intraprese nei confronti di direttori didattici e presidi.
Proprio recentemente, per esempio, la Direzione Generale dell’Istruzione Secondaria di I grado ha curato la redazione di un grazioso opuscolo dal titolo "Dirigenti scolastici in formazione" proprio con lo scopo di creare una comunicazione diffusa e trasparente sulle finalità e sulle finalità del progetto di formazione dei Capi di Istituto per il conferimento della qualifica dirigenziale.
L’opuscolo è destinato agli oltre diecimila Capi di istituto in formazione delle scuole di ogni ordine e grado, ai quali sinteticamente viene offerto il quadro normativo e culturale di riferimento che delinea la figura e le competenze del Dirigente scolastico, previste dall’art. 21 della legge 59/97.
"La pubblicazione – spiega il direttore generale Alfonso Rubinacci nella presentazione dell’opuscolo – è un vademecum che, individuando i punti essenziali del processo formativo può concorrere a generare un interscambio fruttuoso tra scuola e amministrazione come condizione irrinunciabile per il consolidamento di una reale cultura dell’autonomia".
Ma, per sostenere l’operazione, il MPI sta mettendo a punto anche uno specifico spazio WEB all’interno del sito istruzione.it.
Le pagine raccoglieranno, organizzandole e aggiornandole mano a mano, le notizie relative allo svolgimento dei corsi ed alle loro fasi, la raccolta della normativa, una bibliografia di supporto e offrirà dei servizi per un dialogo tra i Dirigenti scolastici e gli Uffici Centrali dell’Amministrazione Scolastica.