
Question Time in Parlamento oggi, 13 gennaio, con l’intervento della ministra dell’istruzione Lucia Azzolina e la ministra dell’interno Luciana Lamorgese.
Relativamente all’impatto della perdita degli apprendimenti derivante dalle conseguenze della pandemia, la titolare del dicastero dell’istruzione concorda con la proposta di disporre dati e analisi sugli apprendimenti degli studenti e ricorda il Piano di apprendimento individualizzato (PAI), strumento da utilizzare in presenza di una o piĂš insufficienze con obiettivi di apprendimento da conseguire e strategie per il miglioramento.
Azzolina ricorda lo stanziamento di oltre 3 miliardi del governo per la ripartenza di settembre con l’acquisto di arredi, mascherine, igienizzanti, oltre 40mila aule in piĂš con l’edilizia leggera, spazi in piĂš per la didattica, i patti di comunitĂ fra scuole ed Enti del territorio e il Protocollo d’intesa stipulato con l’ordine degli psicologi.
Le risposte integrali della Ministra
Onorevole Di Giorgi,
è condivisibile la sua preoccupazione per la quale la sospensione della didattica in presenza, nonostante gli investimenti del Governo e lâencomiabile impegno quotidiano di tutto il personale scolastico, possa determinare un impoverimento degli apprendimenti. Questo si configura come un problema di particolare serietĂ , con ricadute non solo sulla vita del singolo studente ma, piĂš in generale, sul futuro del nostro Paese. Il Ministero che mi onoro di rappresentare ha posto e pone tutta la necessaria attenzione.
Per conoscere lâeffettivo impatto della âperdita degli apprendimentiâ prodotta dalle conseguenze della pandemia ed intervenire in modo mirato, concordo con Lei sulla necessitĂ di disporre di dati e analisi sugli apprendimenti degli studenti. Solo cosĂŹ è possibile intraprendere un processo di analisi e la pianificazione di azioni di contenimento dei probabili effetti negativi determinati dalla pandemia.
Ă per tale ragione che stiamo lavorando con le istituzioni scolastiche, rilevando compiutamente anche gli effetti del fenomeno della dispersione scolastica, che rischia concretamente di acuirsi durante lâemergenza che il Paese sta attraversando. Ricordo altresĂŹ che lâordinanza ministeriale n. 11, – del maggio scorso – ha individuato uno specifico strumento da utilizzare in presenza di una o piĂš insufficienze: il Piano di apprendimento individualizzato (PAI).
Proprio attraverso il PAI il consiglio di classe individua, per ciascuna disciplina in cui sono state manifestate delle carenze, gli obiettivi di apprendimento da conseguire, nonchĂŠ specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.
Il decreto-legge n. 22 dello scorso anno ha disposto che le attivitĂ concernenti il PAI si potessero svolgere, non solo nel periodo intercorrente tra il 1° settembre 2020 e lâinizio delle lezioni, ma nel corso di tutto lâanno scolastico 2020-2021, secondo tempi, forme e modalitĂ stabilite dalle singole autonomie scolastiche.
Onorevole Di Giorgi, come ho giĂ dichiarato, bisogna agire subito. Per questo, oltre alle risorse da ultimo stanziate nel âdecreto ristoriâ e nella recente legge di bilancio per il miglioramento formativo e didattico, chiederò âulteriori ristori formativiâ per potenziare gli strumenti appena ricordati e per realizzare, anche con riferimento al primo ciclo di istruzione, iniziative di integrazione, recupero e sostegno degli apprendimenti, finalizzate alla riduzione del gap formativo derivante dal prolungato ricorso allâattivitĂ della didattica a distanza.
Onorevole Aprea,
come giĂ ho avuto occasione di ricordare, solo per la ripartenza di settembre il Governo ha stanziato piĂš di 3 miliardi. Abbiamo disposto lâassunzione di organico aggiuntivo per lâemergenza, lâacquisto di arredi, mascherine, igienizzanti per la prevenzione e la sicurezza di studenti e personale scolastico. Sono state ricavate oltre 40.000 aule in piĂš dai lavori di edilizia leggera; sono stati affittati spazi in piĂš per la didattica e per il loro adeguamento. Si è investito sui patti di comunitĂ fra scuole ed Enti del territorio, da lei adesso ricordati.
Con riferimento alla didattica digitale integrata resto convinta che essa rappresenti unâoccasione e una sfida per ripensare la scuola del futuro, con la consapevolezza che non possa sostituire la didattica in presenza. In tal senso, le risorse investite per questa modalitĂ didattica – a valere sul Piano Nazionale Scuola Digitale e sulle risorse PON â che ammontano a oltre 413 milioni con cui sono stati finanziati oltre 34 mila progetti autorizzati, sono e restano un investimento anche per il futuro.
A queste misure si aggiungono altri importanti interventi. Desidero ricordare, in tal senso, il Protocollo dâintesa stipulato con il Consiglio nazionale dellâordine degli psicologi, che ha consentito, grazie alle risorse stanziate, di garantire specifici servizi professionali per il supporto e lâassistenza psicologica, da rivolgere in particolar modo a studentesse e studenti, al personale scolastico, per la prevenzione e il trattamento dei disagi derivanti dallâemergenza epidemiologica. Potenzieremo ancora di piĂš una misura che si sta rivelando determinante per il benessere della comunitĂ scolastica.
Con lâIntesa approvata allâunanimitĂ il 23 dicembre 2020 le Regioni si sono impegnate a supportare, in via prioritaria, le istituzioni scolastiche, nella gestione dellâepidemia, nelle attivitĂ inerenti alla somministrazione di test diagnostici alla popolazione scolastica di riferimento, allâespletamento delle attivitĂ di contact tracing, anche per un piĂš tempestivo raccordo con i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali.
In merito al recupero degli apprendimenti, rammento che le modalitĂ compensative della DAD, il decreto legislativo n. 62 del 2017 prevede, per il primo ciclo di istruzione, lâattivazione di âspecifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimentoâ. Anche nel secondo ciclo sono previsti interventi didattici finalizzati al recupero delle carenze formative. Basti pensare allâadozione del piano di apprendimento individualizzato (PAI). O, ancora, alla nuova progettazione finalizzata alla definizione del piano di integrazione degli apprendimenti (PIA).
Nondimeno, nella consapevolezza che lâampio e prolungato ricorso alla DAD, risorsa indispensabile in una prima fase, si ripercuota oltre che sulle competenze anche sui comportamenti e sulla sfera emotiva degli studenti, proporrò subito, senza aspettare la fine dellâanno scolastico, lâadozione dei âristori formativiâ. Oltre al potenziamento degli interventi giĂ previsti per il secondo ciclo di istruzione, si tratta dellâerogazione di attivitĂ didattiche compensative, di consolidamento e recupero degli apprendimenti in presenza, in favore degli alunni del I ciclo delle realtĂ territoriali maggiormente colpite dallâemergenza epidemiologica, dove piĂš intenso è stato il ricorso allâattivitĂ didattica a distanza.
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