Home Alunni Ban telefoni cellulari in classe, l’impatto è realmente positivo?

Ban telefoni cellulari in classe, l’impatto è realmente positivo?

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Numerosi Ministeri dell’Istruzione di vari paesi europei stanno portando all’attenzione dell’opinione pubblica l’utilizzo improprio dei dispositivi elettronici in classe e nel complesdo drgli istituti scolastici. Per via dei risultati preoccupanti e poco convincenti del PIRLS Europeo dello scorso biennio 2022 – 2023, si ricercano delle modalità pragmatiche per limitare distrazioni ed aumentare il livello attentivo in classe. I ban dei telefoni cellulari si sonk susseguiti tra Regno Unito, Belgio, Olanda ed Italia, ove si sono ribadite le disposizioni di Fioroni del 2007, che vietavano di fatto l’utilizzo di dispositivi se non per fini strettamente didattici con le necessarie deroghe del campo medico. Uno studio recente di The Lancet, che ha coinvolto migliaia di studenti e centinaia di istituti scolastici, ribalta la prospettiva offerta: non è certo che sia l’esposizione alle distrazioni derivanti dai telefoni cellulari in classe la vera ragione del calo complessivo delle prestazioni. C’è dell’altro? Potrebbe influire uno scarsissimo controllo da parte delle famiglie circa l’utilizzo dei dispositivi prima e dopo la scuola?

Sonno, esposizione ed attività fisica

Il divieto dei telefoni nelle scuole non sembra essere collegato a voti più alti o a un migliore benessere mentale degli studenti, secondo il primo studio del suo genere pubblicato su The Lancet. I ricercatori hanno scoperto che il sonno notturno, il comportamento in classe, l’esercizio fisico e il tempo complessivo trascorso sugli smartphone non mostrano differenze significative tra le scuole che adottano il divieto e quelle che non lo fanno. Tuttavia, hanno rilevato che un uso prolungato dello smartphone e dei social media in generale è associato a risultati peggiori in tutte queste aree. Questo studio, il primo al mondo a esaminare le regole sull’uso del telefono a scuola in relazione alla salute e al rendimento scolastico degli studenti, si inserisce in un acceso dibattito che negli ultimi anni ha coinvolto famiglie e istituti scolastici. La dott.ssa Victoria Goodyear, autrice principale dello studio, ha dichiarato alla BBC che i risultati non sono “contro” il divieto degli smartphone nelle scuole, ma evidenziano che “questi divieti, da soli, non sono sufficienti per affrontare gli impatti negativi”. Ha sottolineato la necessità di concentrarsi sulla riduzione del tempo che gli studenti trascorrono sui loro telefoni, aggiungendo: “Dobbiamo fare più che semplicemente vietare i telefoni nelle scuole”.

La ricerca: preoccupazioni e denunce degli esperti

Lo studio, condotto dall’Università di Birmingham, è stato sottoposto a revisione paritaria e pubblicato sulla rivista The Lancet’s Journal for European Health Policy. I ricercatori hanno analizzato un campione di 1.227 studenti, confrontando le regole sull’uso degli smartphone adottate in 30 diverse scuole secondarie. Queste scuole sono state selezionate da un gruppo di 1.341 istituti statali tradizionali in Inghilterra. Il rapporto afferma che le scuole che limitano l’uso degli smartphone non sembrano ottenere i miglioramenti previsti in termini di salute, benessere e concentrazione durante le lezioni. Tuttavia, la ricerca ha evidenziato un legame tra un maggiore utilizzo dello smartphone e dei social media e una serie di effetti negativi, tra cui un peggioramento del benessere mentale e della salute, una riduzione dell’attività fisica, un sonno di qualità inferiore, voti più bassi e un comportamento più problematico in classe. Lo studio ha utilizzato la Warwick-Edinburgh Mental Wellbeing Scale, uno strumento riconosciuto a livello internazionale, per valutare il benessere degli studenti.

Inoltre, ha esaminato i livelli di ansia e depressione tra i partecipanti e ha raccolto il parere degli insegnanti, chiedendo loro di valutare se i loro studenti fossero in linea, al di sotto o al di sopra dell’obiettivo in inglese e matematica. Joe Ryrie, direttore della campagna Childhood Without Smartphones, ha dichiarato al programma Today di BBC Radio 4 che i risultati dello studio sono stati “sorprendenti”, poiché molti insegnanti della sua rete avevano segnalato benefici dopo l’introduzione del divieto dei telefoni nelle loro scuole. Ha anche sottolineato come il tempo medio che gli studenti dello studio hanno riferito di trascorrere sui loro telefoni—tra le quattro e le sei ore al giorno—fosse “allarmante” e rappresentasse un utilizzo eccessivo dedicato allo scorrimento e alla navigazione sui social media.