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Benedetto XVI, dottore della Chiesa?

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Insieme con Sant’Agostino, San Tommaso , Sant’Ambrogio, San Gerolamo, fra i Padri della chiesa ci potrebbe essere anche il Papa emerito Benedetto XVI, del quale giovedì 5 novembre, in piazza San Pietro si celebreranno i funerali nel corso dei quali verrà srotolato uno striscione con scritto: “Benedetto XVI, dottore della Chiesa”.

A proporlo  Ivan Marsura, direttore del museo dei papi. “Sono sicuro  che in tanti concordano. Magari ci vorrà un po’ di tempo ma credo che siano in parecchi a chiedere che Ratzinger venga dichiarato ‘dottore della Chiesa’. Il suo motto era ‘cooperatore della verità’ e il suo pontificato è stato tutto all’insegna della verità e dell’operazione di pulizia”. E aggiunge: “Penso alle vicende di abusi sessuali, a quanto lui ha fatto in nome della trasparenza, è stato il primo ad iniziare l’operazione pulizia e quando lo hanno attaccato, lo hanno fatto in maniera del tutto gratuita”.

“Benedetto XVI ci ha voluto molto bene. A luglio andai a trovarlo al Mater Ecclesiae. Ormai non parlava più. Mi diede una carezza, vale più di tante parole”.

Anche l’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, ha ricordato Benedetto XVI appena raggiunto dalla notizia della sua morte, dicendo: “Per me è un padre della Chiesa. Lo paragono a sant’Agostino”. 

Pure il card. Bagnasco già presidente della Cei, ha detto:  “Spero sia presto dichiarato dottore della Chiesa. Penso che la solidità della sua fede, la lucidità di intelligenza e l’ampiezza culturale, abbiano impressionato il mondo in qualunque ambito e a ogni livello”, sottolineando come la solidità della fede del Papa emerito abbia impressionato il mondo.

E infine, don Roberto Regoli, Professore e autore del libro: “Oltre la crisi della chiesa. Il pontificato di Benedetto XVI”, alla domanda se Benedetto XVI si può definire come un grande padre della Chiesa moderna, ha risposto: “Si, è la definizione migliore, perché l’eredità che lui lascia alla Chiesa è proprio il suo pensare, che ha toccato molte generazioni. C’è una ricchezza del suo insegnamento che deve essere ancora approfondita esaustivamente, che tocca diversi ambiti del dogma, della fede e della vita dei credenti. Si pensi al libro “Introduzione al cristianesimo” degli anni’60, è stato tradotto in tantissime lingue e continua a essere oggi rieditato, nonostante Benedetto già da dieci anni non occupasse più il trono petrino”.