Home Attualità Bianchi sulle quarantene: “Piano di monitoraggio e test, tavolo tecnico operativo”

Bianchi sulle quarantene: “Piano di monitoraggio e test, tavolo tecnico operativo”

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Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha risposto alla Camera all’interrogazione sulla gestione della quarantena a scuola:

“Il comma 9 dell’art. 1  del decreto legge 111 demanda al commissario straordinario per l’emergenza la predisposizione e l’attuazione di un piano di screening della popolazione scolastica. A tal fine è stata autorizzata una spesa pari a 100 milioni di euro. Abbiamo definito con le Regioni un piano di monitoraggio destinato alle scuole primarie e secondarie di primo grado al fine di sorvegliare attraverso una rete di scuole sentinella la diffusione del virus anche con soggetti asintomatici. Il piano prevede test molecolari e salivari condotti su base volontaria per alunni 6-14 anni delle scuole primarie e secondarie di primo grado presenti su tutto il territorio nazionale. Le scuole sentinella saranno indicate dalle autorità sanitarie regionali in collaborazione con gli Usr. La campagna prevede 55mila alunni ogni 15 giorni supportati dalla struttura commissariale. Per quanto riguarda i casi sospetti si dà applicazione alle linee guida del ministro della salute. È già stato convocato il tavolo ed è già operativo un tavolo tecnico composto da Istituto superiore di sanità, ministro della salute e ministro dell’istruzione e dai rappresentanti di tutte le Regioni per la predisposizione di un protocollo condiviso volto a disciplinare in modo omogeneo sul territorio nazionale la gestione dei contatti di casi di Covid e le misure di quarantena in ambito scolastico per una comune regolamentazione su tutto il territorio nazionale”.

RIVEDI LA DIRETTA

L’INTERROGAZIONE

DE LORENZO. – Al Ministro dell’istruzione:

   da alcuni organi di stampa si apprende che la gestione della quarantena a scuola varia tra le diverse regioni e spesso tra le diverse aziende sanitarie locali;

   secondo quanto indicato dal verbale del Comitato tecnico-scientifico n. 34 del 2021, «in caso di sintomi indicativi di infezione acuta delle vie respiratorie di personale o studenti, occorre attivare immediatamente la specifica procedura: il soggetto interessato dovrà essere invitato a raggiungere la propria abitazione e si dovrà attivare la procedura di segnalazione e contact tracing da parte dell’azienda sanitaria locale competente.»;

   il mondo della scuola ha risposto con grande responsabilità alla chiamata per il vaccino e oggi il 93 per cento del personale risulta vaccinato;

   il Ministero della salute, con circolare n. 36254 del 2021, ha aggiornato le indicazioni sulla quarantena di quanti hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, distinguendo: a) contatti asintomatici ad alto rischio, che possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 7 giorni, al termine del quale risulti un test molecolare o antigenico negativo e, se non fosse possibile eseguirli, tra il settimo e il quattordicesimo giorno, il periodo di quarantena finisce dopo 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; b) contatti asintomatici a basso rischio: «non devono essere sottoposti a quarantena, ma continuare a mantenere le comuni misure igienico-sanitarie»;

   il Ministero della salute precisa, per i non vaccinati e per coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, che i contatti asintomatici ad alto rischio «possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti negativo un test molecolare o antigenico». In assenza del test la quarantena si chiude dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; mentre i contatti asintomatici a basso rischio «non devono essere sottoposti a quarantena, ma continuare a mantenere le misure igienico-sanitarie»;

   nonostante tali linee guida ogni regione ha un protocollo diverso su come agire: in Emilia-Romagna vanno in quarantena solo i contatti stretti, in Veneto resta a casa solo il contagiato, in Toscana scatta l’isolamento automatico di tutta la classe;

   inoltre, non si hanno dati certi su quanti contagi ogni giorno siano stati segnalati dall’inizio dell’anno scolastico –:

   se non ritenga opportuno intervenire, per quanto di competenza, affinché si abbiano in un tempo più reale possibile i dati dei contagi nelle scuole e per individuare, di concerto con gli altri Ministeri competenti e le regioni, delle linee guida unitarie per gestire le quarantene.