
Un alunno di dieci anni di una scuola di Palermo si è ferito gravemente mentre si trovava all’interno dell’istituto. Il piccolo, come scrive La Repubblica, si è fatto male dopo aver dato un calcio ad una finestra a causa delle schegge di vetro che gli sono arrivate addosso.
In particolare, una scheggia del vetro che è andato in frantumi gli si è conficcata nella gamba causando un’emorragia. Il piccolo è stato soccorso dal personale medico del 118 e subirà un intervento chirurgico.
Altro incidente a scuola
Un altro bambino della stessa età della provincia di Imperia, come riportano La Repubblica e La Stampa, lo scorso 5 febbraio è rimasto ferito in una caduta da una finestra della scuola. Il bambino, caduto da 6 metri, avrebbe riportato diverse fratture ma non sarebbe in pericolo di vita. Ancora ignota la dinamica dell’incidente.
Infortuni a scuola, i dati
Insomma, i casi come questi sono praticamente all’ordine del giorno. Nel 2024, sono state ben 77.883 le denunce arrivate all’INAIL – Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro – con protagonisti alunne e alunni, mentre si trovavano a scuola, erano impegnati in laboratori o viaggi di istruzione, oppure in Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO). Lo riporta TgCom24, basandosi su dati Inail e Skuola.net.
Il dato forse più interessante è quello che sembra “scagionare” i PCTO (l’ex alternanza scuola lavoro), spesso additati come principale fonte di rischio per l’incolumità degli studenti, specie se l’attività è di tipo manuale.
Secondo il report INAIL è esattamente il contrario: stando alle segnalazioni, solo poco più di duemila casi hanno riguardano i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO). Il resto? Cadute nei corridoi, nei cortili e per le scale, infortuni nei laboratori o durante attività sportive, incidenti vari.