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Bulli picchiano e perseguitano compagna per un anno, denunciati dalla famiglia con l’accusa di lesioni e molestie continuate

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Arrivano ancora casi di bullismo a scuola che non finiscono bene. Dopo la notizia di una studentessa di una scuola superiore di Roma, vittima di insulti, frasi offensive e denigratorie da parte di un compagno di scuola, non solo in presenza, ma anche nella chat Whatsapp di classe e sui social, adesso è il turno di un’altra ragazza di Reggio Emilia.

La giovane studentessa di un istituto superiore è stata presa di mira da due compagni di scuola, per ragioni ancora sconosciute, già a inizio anno scolastico. Come affermato dalla Gazzetta di Reggio, dapprima i bulli hanno cominciato ad apostrofarla con epiteti ingiuriosi, poi hanno iniziato a perseguitare, spintonare, picchiare con calci e pugni fino a quando lo scorso aprile la ragazza è stata ferita gravemente finendo al pronto soccorso. I due compagni durante l’ultima ora di lezione hanno spintonato la ragazza e dopo essere stati ripresi dai docenti, hanno continuato fuori la scuola con calci, offese e un colpo di cellullare sull’occhio. Tornata a casa, la giovane ha confidato tutto ai genitori che l’hanno accompagnata al pronto soccorso (dove è stato diagnosticato un trauma contusivo all’occhio). Da quel momento è partita la denuncia al Tribunale dei Minorenni di Bologna con l’accusa di lesioni personali e molestie, con l’aggravante della continuazione.

Gli attacchi veniva dentro e fuori la scuola, regolarmente. Insegnanti e direzione avevano capito che qualcosa non andava e i bulli a volte venivano puniti con note e sospensioni. Ma questo non ha fermato i ragazzi, che anzi hanno rincarato la dose all’esterno delle mura scolastiche.

A testimoniare in caserma a favore della giovane studentessa sono state anche tante compagne.