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Buona Scuola, Centemero: non si possono creare posti su misura dove non ci sono alunni

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La Buona scuola non piace a molti, per svariati motivi. Certamente da un’operazione presentata come la riforma del secolo ci si aspettava molto di più.

Invece le cattedre sono sempre vuote, specie al Nord, i supplenti a non finire e sulle cattedre di sostegno siedono spesso docenti senza specializzazione. Per non parlare degli effetti ancora deleteri della mobilità 2016.

Elena Centemero, deputata e responsabile scuola e università di Forza Italia, punta il dito contro il Governo e chiede un’indagine conoscitiva sull’implementazione della riforma: “Il piano assunzionale della Buona scuola e la mobilità straordinaria dei docenti continuano a creare problemi, dichiara Centemero. Per questo domani presenteremo la richiesta di un’indagine conoscitiva sull’implementazione della legge 107: ogni soluzione, per essere seria ed efficace, deve partire dai dati. Basta con l’approssimazione”.

“I nodi da risolvere sono molti, prosegue, come quello dei docenti che non hanno accettato il ruolo e sono rimasti in graduatoria ad esaurimento per avere supplenze a tempo determinato ogni anno. O quello degli insegnanti assegnati a scuole lontane dalla propria casa. Una cosa è certa: non si possono creare posti di lavoro su misura dove non ci sono alunni, né si possono trovare strumenti creativi come quelli di assegnare il sostegno a chi non ha titoli o specializzazioni. Qualsiasi soluzione deve avere al centro le studentesse, gli studenti e la formazione offerta loro”.