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Call veloce fallita per il vincolo quinquennale

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Call veloce fallita anche per il vincolo quinquennale. A sostenerlo, Rino Di Meglio, coordinatore generale di Gilda insegnanti, durante la diretta Facebook di Tecnica della Scuola Live, del 12 ottobre 2020, dedicata al tema del precariato (clicca sul link per rivedere la diretta).

Solo poche centinaia di domande presentate con la Call veloce, ci spiega Rino Di Meglio. Una disfatta probabilmente da attribuire anche al vincolo quinquennale, un provvedimento non solo inefficace nell’esito ma discutibile anche sotto il profilo di legittimità, se pensiamo a quelle norme speciali che tengono conto di situazioni particolari, come la legge 104/92, che il vincolo quinquiennale, per l’appunto, delegittima.

E c’è una questione finanziaria non da poco, a rendere il vincolo ulteriormente inappropriato, dal momento che oggi è sempre più difficoltoso spostarsi con stipendi al limite della povertà, e bloccare la gente per cinque anni non fa altro che aggravare la situazione. Insomma “se invece di incentivare i docenti, li bastono, ottengo l’effetto contrario,” conclude il segretario Gilda. “La politica dovrebbe fare provvedimenti con i piedi per terra, non con la testa per aria.”

Reclutamento docenti

E interviene anche sulla questione reclutamento docenti, il Coordinatore Gilda, perché non se ne faccia una questione ideologica, del concorso. “Siamo d’accordo che i docenti siano preparati, ma non deve pagare l’organizzazione scolastica.”

La classe politica deve fare una seria riflessione sui meccanismi di reclutamento. E allora rilanciamo la provocazione del segretario: se 200 mila supplenti in cattedra non sono riusciti a entrare di ruolo, dobbiamo chiarirci sulle ragioni di fondo: “o sono incapaci (e allora licenziamoli) o, se sono capaci, allora ascoltiamo la corte europea che ha stabilito che i docenti non possono restare precari a vita. Quanti concorsi vogliamo far fare a questi supplenti?”

La buona scuola voleva cancellare la supplentite ma a quanto pare la supplentite è ancora sono qui.