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Carlo Acutis “Santo” il 7 settembre

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Papa Leone XIV ha annunciato la canonizzazione di Carlo Acutis che si terrà domenica 7 settembre prossimo, spostando così la data prevista,  il 27 aprile, da Papa Bergoglio, in occasione del Giubileo degli adolescenti.

Chi era Carlo Acutis, è alquanto noto. Aveva 15 anni, quando fu stroncato dalla leucemia fulminante il 12 ottobre 2006  e per la sua passione per l’informatica è considerato il “patrono di internet”. La sua fede molto radicata, anche a dispetto delle sofferenze procurategli dalla malattia, lo ha fatto innalzare alla canonizzazione e dunque alla proclamazione di Santo. 

Dice la mamma nel corso di una intervista al Corriere della Sera che Carlo, di fronte al dilagare del digitale, avrebbe sicuramente spento il telefonino, perché “Dei media bisogna essere padroni, non schiavi”.

Spiega inoltre che, da bambino prodigio, già a “9 anni ci chiedeva e studiava libri usati al Politecnico, programmava in C, in C+, in Java, tutto da autodidatta. Montava video. Elaborò tutta al computer la mostra sui miracoli eucaristici”. 

E aggiunge: “Un giorno a scuola la professoressa propose alla classe un tema con questo spunto: quando è che ti senti un genio? Lui iniziò dicendo: quando uso il computer. Poi cancellò: quando rendo felici gli altri. Percepiva i rischi della tecnologia, ne aveva consapevolezza”.

Insieme con Carlo sarà pure canonizzato Pier Giorgio Frassati (Torino, 6 aprile 1901 – Torino, 4 luglio 1925),  terziario domenicano, membro della San Vincenzo de’ Paoli, della FUCI e di Azione Cattolica, è stato beatificato nel 1990 da papa Giovanni Paolo. Il giovane torinese di inizio Novecento che ha tradotto il Vangelo nei rapporti di amicizia, nella vicinanza al povero, nell’attenzione alla dimensione politica.

“Frassati era un giovane che già si apriva all’età adulta. Era amante delle escursioni in montagna, ma ciò che colpisce del suo modello di vita cristiana è una fede alimentata dall’Eucaristia e dall’adorazione che si è fatta gioia quotidiana, solidarietà verso gli emarginati, progettualità civica”.