Home Attualità “Caro prof, la ringrazio per avermi insegnato a vivere”

“Caro prof, la ringrazio per avermi insegnato a vivere”

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Uno studente del Liceo “Galilei” di Caravaggio, in provincia di Bergamo, scrive una lettera di ringraziamento al suo docente.

La lettera del giovane è stata pubblicata anche sul sito della scuola.

Spero che con questa lettera le giunga il mio ringraziamento dal profondo del cuore e mi spiace non averlo fatto più spesso prima. Da quando l’ho conosciuta ho capito subito che lei sarebbe stato un professore fantastico, che mi avrebbe potuto dare molto. Purtroppo per me, lei insegna tutte quelle materie che sin dalle medie non ha mai avuto voglia di studiare. Così sin da subito non ho mai ascoltato le sue spiegazioni, fino ad arrivare alla rottura dell’ultimo anno, dove addirittura lei entrava in classe ed io uscivo, restando fuori tutta l’ora. Ero molto egoista e rimanevo in classe solo quando sapevo che spiegava cose che mi sarebbero poi servite, magari per la tesina; talmente egoista e presuntuoso che quando iniziai ad avere dei problemi mi rivolsi a lei, che avrebbe potuto tranquillamente ignorarmi come io facevo con le sue lezioni. Per mia fortuna questo non è successo: avevo dubbi, domande, questioni irrisolte che puntualmente le comunicavano e lei mi ha sempre aiutato, senza mai rinfacciarmi nulla. La ringrazio per avermi insegnato a vivere, perché in quei momenti difficili, quando io mi affidavo completamente a lei, non parlando quasi mai di scuola, ma dei miei problemi personali, delle mie difficoltà, lei mi ha dato ottimi consigli, importanti allora e importantissimi ora. Non capii al momento come mai lei fosse così disponibile a parlare di tutt’altro che della scuola e per di più ad un alunno che nemmeno la seguiva come insegnante, poi compresi che lei non distingue la vita privata dalla scuola, ma che la sua vita È la scuola e che io ero un ragazzo comune in difficoltà che lei avrebbe aiutato sempre e comunque. La ringrazio dunque ancora e rimpiango quelle ore trascorse fuori dalla classe ormai perdute, dove sicuramente avrei ricevuto ulteriori insegnamenti da lei, ma ricorderò con molto piacere le ore passate insieme. Concludo la mia lettera dicendole che lei si è guadagnato un posto nel mio cuore, e li ci rimarrà per sempre. Le ho voluto, le voglio e le vorrò sempre tanto bene. Arrivederci, a presto Zeno”