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Carrozza: il Miur non ha più a disposizione risorse per le emergenze

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Il Miur è a corto di fondi. E quelli che ci sono già vincolati. L’ammissione, di quelle forti, è del ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, rispondendo a un’interrogazione sugli “scatti” di stipendio: il Ministero, ha detto, “non ha più a disposizione risorse per ovviare a emergenze essendo tutti i capitoli di spesa vincolati alla missione fondamentale dell’istruzione”. Per questo, “occorre pensare a un reinvestimento nel fondo di funzionamento delle scuole per dare definitivo avvio all’autonomia scolastica e dotare le scuole delle risorse necessarie al potenziamento dell’offerta formativa”. Ma in attesa che arrivino fondi nuovi, il messaggio sembra chiaro: occorre recuperare i soldi attraverso il Fis è l’unica modalità possibile per coprire alcune centinaia di milioni di euro utili a pagare gli scatti di anzianità.
Il responsabile del Miur ha anche ripercorso gli ultimi accadimenti sulla vicenda degli scatti di anzianità passati in busta paga lo scorso anno. “La disponibilità e il buon senso di tutti hanno consentito di definire una soluzione che eviterà il recupero delle somme in questione”, ha assicurato Carrozza. Per poi aggiungere che,”trattandosi di intervenire sugli effetti di un atto del Cdm, questa soluzione non potrà che essere sottoposta al Consiglio dei ministri stesso: ho chiesto che ciò avvenga con urgenza”.
Il Governo – ha aggiunto il ministro Carrozza – “sta lavorando per trovare una soluzione affinché i dipendenti interessati non debbano restituire quanto ricevuto e non debbano avere alcuna decurtazione dello stipendio. Per ottenere questo risultato, si procederà eventualmente con una compensazione tra una riduzione e un accredito immediatamente successivo”.
Carrozza ha quindi ribadito che la soluzione ipotizzata riguarderà tutto il personale scolastico, docente e non docente, aggiungendo che sottoporrà a Consiglio dei ministri anche un’altra questione segnalata nell’ interrogazione e relativa alla retribuzione di mansioni superiori del personale amministrativo, tecnico e ausiliario “per le quali pure vi è stata una percezione in buona fede”.
Tutto risolto quindi? Non proprio, perché per i sindacati la questione è più complessa e ancora lontana dalla soluzione. Soprattutto perché c’è sempre il D.P.R. 122/2013 da superare. Nella stessa giornata, sulla questione degli scatti  Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, reputa che si sono dette e si stanno dicendo tante bugie: oramai siamo al gioco delle tre carte. Ma è il momento di dire basta: come sindacato ci stiamo impegnando al massimo per impugnare, presso la CEDU, l’indebita sottrazione di fondi. È assurdo che anziché stanziare risorse ad hoc, si perseveri nella linea di sottrarre fondi per la formazione. Di questo passo – conclude il sindacalista – ci ritroveremo con i soldi del Miglioramento dell’offerta formativa praticamente quasi tutti dirottati sul canale stipendi”.