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Carta docente a gennaio, per Flc Cgil andrà a 180mila docenti ed educatori: “Dato che il Mim conosce, perché attendere?”

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Lo scorso 29 ottobre, nel corso del question time alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati la sottosegretaria Paola Frassinetti ha dato finalmente delucidazioni in merito ai ritardi relativi all’attivazione della Carta Docente 2025.

Ecco le sue parole: “Si precisa che non ci sono ritardi o impedimenti nell’erogazione della Carta: l’estensione della platea dei destinatari richiede per sua natura che vengano mutate le tempistiche per l’attribuzione della Carta. Bisogna attendere di individuare tutti i beneficiari. Potrà essere assegnata solo quando potrà essere individuata la platea dei supplenti fino al termine delle attività didattiche ovvero a partire dal gennaio di ogni anno”.

Flc Cgil critica

Insomma, prima dell’attivazione, bisogna avere prima contezza dei beneficiari. Per la Flc Cgil la decisione di posticipare a gennaio l’erogazione della Carta è “molto grave oltre che del tutto inammissibile”. Ecco il comunicato del sindacato:

“È grave perché il personale docente che fin dall’inizio dell’anno scolastico ha già programmato le attività di aggiornamento, dovrà attendere gennaio 2025 – cioè a metà anno scolastico – per poter fruire della Carta che consente di sostenere le spese eventualmente necessarie per la formazione. È inammissibile, perché risulta del tutto incomprensibile, come il MIM debba attendere gennaio per conoscere il numero dei nuovi beneficiari. Si tratta di un dato fin troppo noto che il Ministero conosce bene e che deriva dai posti per le immissioni in ruolo non coperti per assenza di candidati vincitori di concorso (circa 30.000), dai posti in deroga sul sostegno (altri 130.000 circa), dai posti per le supplenze su organico di fatto (circa 15.000). A questi vanno aggiunti circa 600 di posti per il personale educativo. Complessivamente circa 180.000 tra docenti supplenti ed educatori. Ci si chiede: è mai possibile che il MIM debba attendere gennaio per conoscere questi dati e programmare la spesa conseguente?”.

Le reazioni inferocite

Inutile dire che c’è malcontento tra docenti. Sono moltissimi i commenti che sono stati scritti sui nostri post Facebook. Molti di loro fanno una precisa richiesta: avere, almeno, sbloccata la somma residua del bonus docente dell’anno scorso, 2024/2025.

Si tratta del bonus di 500 euro accreditato il 1° settembre 2024 per l’anno scolastico 2024/25: l’eventuale residuo di quest’ultima annualità doveva poter essere speso anche durante l’anno scolastico 2025/2026. Ecco alcuni commenti:

“Almeno mettessero a disposizione quello che si ha come residuo!! O devono ricalcolare anche quello?”.

“Le somme residue dovrebbero essere messe a disposizione”.

“Allora sbloccassero i soldi residui 2024/25 quelli sanno bene che sono nostri!”.

“Allora sbloccate i residui dell’anno scorso che se uno deve comprare libri, iscriversi a un corso o comprare un tablet, PC o farsi un abbonamento al teatro non può mica aspettare fino a gennaio”.

Carta docente, le novità

Il 28 ottobre, con l’approvazione definitiva alla Camera dei Deputati, il Decreto Scuola è diventato legge, il decreto 9 settembre 2025, n. 127, recante misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026.

Al suo interno ci sono importanti novità sulla Carta del docente. Ecco cosa cambia, come avevamo anticipato.

  • Si estende l’applicazione della Carta ad altri 190mila precari: si parla di assegnarla a supplenti annuali ma anche a quelli con contratto di supplenza fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) nonché al personale educativo.
  • A decorrere dall’anno scolastico 2025/2026, la Carta potrà essere utilizzata per l’acquisto di hardware e software, esclusivamente in occasione della prima erogazione della stessa e, successivamente, con cadenza quadriennale. Coloro che hanno percepito la Carta in uno degli anni scolastici precedenti al 2025/26, possono utilizzarla per l’acquisto di hardware e software nell’anno scolastico 2025/26 e, successivamente, con cadenza quadriennale;
  • La Carta potrà essere utilizzata per l’acquisto di servizi di trasporto di persone;
  • Sarà un decreto interministeriale, da emanare ogni 30 gennaio, a definire i criteri e le modalità di assegnazione della carta e a dividerne annualmente l’importo nominale della stessa sulla base del numero dei docenti aventi diritto.

Carta Docente, sarà di 500 euro?

Ma la Carta rimarrà di 500 euro? Nel decreto c’è scritto che “l’importo della carta docente è determinato, sulla base delle risorse disponibili a legislazione vigente, in relazione al numero effettivo degli aventi diritto”.