
Ieri, 29 ottobre, la sottosegretaria all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti ha risposto in merito alle tempistiche dell’attivazione della Carta Docente, il bonus da 500 euro che quest’anno non è ancora arrivato nonostante sia fine ottobre.
Carta docente, se ne parla a gennaio?
Ecco le parole della sottosegretaria durante un question time alla Camera dei Deputati: “Si precisa che non ci sono ritardi o impedimenti nell’erogazione della Carta: l’estensione della platea dei destinatari richiede per sua natura che vengano mutate le tempistiche per l’attribuzione della Carta. Bisogna attendere di individuare tutti i beneficiari. Potrà essere assegnata solo quando potrà essere individuata la platea dei supplenti fino al termine delle attività didattiche ovvero a partire dal gennaio di ogni anno”.
Insomma, la Carta potrebbe arrivare anche a gennaio.
Il post divertente
Inutile dire che queste parole hanno scatenato sarcasmo e anche rabbia in molti docenti. A dire la sua, con ironia, lo scrittore e docente Enrico Galiano, che su Facebook ha riportato il titolo del nostro articolo e ha scritto un post:
“Grazie, perché ora ho una scusa perfetta! Quando arrivo a scuola dopo la prima campanella, ‘Non sono in ritardo, le tempistiche sono mutate’. Quando consegno le verifiche due mesi dopo, ‘Non protestate, le tempistiche sono mutate’. Quando rispondo ai messaggi di WhatsApp del 2023, ‘Sai, le tempistiche sono mutate’. Quando non pago una multa in tempo, posso pretendere di non avere altri costi, ‘le tempistiche sono mutate’. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da…Scegliete voi il verbo più adatto”.
La replica di Manzi (Pd)
“La risposta del Governo all’interrogazione del Pd sulla Carta del docente non può dirsi soddisfacente. A oltre un mese e mezzo dall’inizio dell’anno scolastico, la piattaforma risulta ancora inattiva, impedendo a migliaia di insegnanti di accedere alle risorse necessarie per la propria formazione, per l’acquisto di materiali didattici e strumenti di lavoro.” Così Irene Manzi, deputata Pd e capogruppo in commissione istruzione
“Si tratta di un disservizio grave, che si aggiunge all’assenza di comunicazioni ufficiali da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito sui tempi di riattivazione della piattaforma. La formazione dei docenti non può essere trattata con tanta superficialità: la Carta del docente rappresenta un investimento strategico sulla qualità dell’insegnamento e sul futuro della scuola. Il Governo si limita a richiamare i provvedimenti già adottati e a ricordare l’estensione della misura ai docenti con contratto fino al 31 agosto e le misure introdotte nell’ultimo decreto maturità, ma nulla dice sulla riapertura del portale e sull’effettiva possibilità, per i docenti, di utilizzare le somme loro spettanti. Servono risposte chiare e tempi certi.”
“Continueremo a vigilare – conclude Manzi – affinché il Ministero intervenga con urgenza per ristabilire un servizio essenziale e per garantire che in futuro non si ripetano simili ritardi e disattenzioni nei confronti del personale docente”.




