Home Attualità Cercansi tecnici IA, guadagno fino a 15 mila euro al mese

Cercansi tecnici IA, guadagno fino a 15 mila euro al mese

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Sarebbero introvabili, nonostante le aziende del settore assicurino lauti guadagni e prestigio, figure professionali che operano nel settore dell’Intelligenza artificiale.

Insufficienti dunque, si legge su Adn Kronos, gli oltre 50.000 professionisti già al lavoro nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, visto che, in funzione dell’avvento del “nuovo evo”, si prevedono richieste poderose di personale altamente specializzato per la  digitalizzazione delle imprese e l’automazione.

Secondo Susini Group StP le 10 figure professionali che saranno maggiormente richieste nell’era dell’IA sarebbero: 

– data scientist (può guadagnare fino a 8.000 euro al mese), specialisti nella gestione e analisi di grandi volumi di dati, indispensabili per le decisioni aziendali strategiche; 

– IA specialist (stipendio fino a 5.000 euro), esperti nello sviluppo e implementazione di soluzioni IA personalizzate per ogni settore; 

– machine learning specialist (arriva a guadagnare fino a 12.000 euro al mese), figure centrali per l’ottimizzazione degli algoritmi di apprendimento automatico; 

– IA engineer (fino a 6.000 euro), professionisti che progettano e costruiscono sistemi di IA, dalla parte software all’hardware; 

– big data analyst (fino a 4.000 euro), professionisti che estraggono valore strategico dai dati, supportando le decisioni aziendali in tempo reale.

– sviluppatori di algoritmi di IA (fino a 10.000 euro), hanno il compito di costruire, creare e implementare algoritmi per software e sistemi informatici; 

– cyber security analist (fino a 5.000 euro), figura che si occupa di prevenire gli attacchi informatici e di proteggere l’azienda sui fronti dati, software, hardware e reti; 

– IA ethicist (fino a 4.000 euro), esperto che si occupa di valutare gli impatti sociali, morali e legali dell’IA; 

– fintech engineer (fino a 5.000 euro), professionista esperto nell’impiego di strumenti digitali applicati in ambito finanziario; 

– Professionisti della robotica (fino a 6.000 euro), specializzati in progettazione, sviluppo, costruzione e manutenzione dei robot. 

Lo studio, secondo Susini Group STP, certificherebbe che, entro il 2030, il numero di occupati nel settore dell’IA in Italia potrebbe raggiungere oltre le 500.000 unità, con un incremento straordinario, dimostrando che l’adozione dell’Intelligenza Artificiale non riguarda solo i singoli professionisti, ma anche tutta la filiera dell’economia nazionale. 

Infatti, tre sarebbero i settori chiave per la crescita dell’AI: l’industria manifatturiera per il 30%, il settore finanziario e assicurativo per il 20% e  sanità e biotecnologie per il 15%. 

Secondo gli analisti l’Italia sta vivendo una “rivoluzione silenziosa, ma potente, che cambierà la struttura della sua economia, mentre l’adozione dell’Intelligenza Artificiale, oltre ad aumentare il Pil, creerà milioni di nuovi posti di lavoro, ridisegnando il panorama professionale del nostro Paese”. 

Qual è allora il punto focale di tutto questo robusto cambiamento? Attrezzarsi, e le scuole in prima fila, a preparare i giovani ad accogliere le nuove tecnologie, un impegno collettivo per cui l’Italia possa diventare “uno dei leader globali nell’adozione dell’IA, beneficiando di una crescita senza precedenti”.