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Chiamata diretta, niente curriculum su Istanze online per i docenti di ambito

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Tanti docenti che stanno attendendo gli esiti della mobilità della fase B, C e D, avevano già preparato un preciso e puntuale curriculum vitae da pubblicare su istanze online per potere partecipare alla selezione della chiamata diretta.

Infatti, ricordiamo che la prima fase delle operazioni della chiamata diretta, secondo gli accordi Miur-sindacati, sarebbe dovuto essere quella in cui il docente aspirante alla mobilità su ambito, avrebbe dovuto presentare un proprio curriculum professionale nelle istanze online del Miur.

In un precedente articolo, a tal proposito, ci eravamo posti la seguente domanda: Il sistema del Miur, in funzione da molto tempo, per evidenziare le competenze dei docenti, è adeguato allo allo scopo della chiamata dei docenti da parte dei dirigenti scolastici? Non ci pare pare proprio!”. Ci avevamo viso giusto, infatti il curriculum non va inserito preventivamente e non sarà su format di Istanze online.

Potrà essere allegato, ma non è un obbligo, alla mail di autocandidatura secondo formato libero, con contenuti a discrezione dell’interessato. Unico vincolo è che sia firmato e salvato in formato PDF. Quanto detto sarà specificato nelle linee guida che dal Miur saranno inviate agli uffici scolastici e a tutte le scuole. In buona sostanza rotto l’accordo con i sindacati sulla chiamata diretta, resta la legge pura e cruda. Restano i commi dal 79 al 82 della legge 107/15 che regoleranno gli incarichi che i Ds daranno ai docenti titolari su ambito. Si tratta di una vera e propria chiamata diretta dove i dirigenti avranno massima libertà di azione.

Infatti i dirigenti avranno il dovere di indicare pubblicamente e preventivamente alcune caratteristiche richieste al docente. Tali caratteristiche non dovranno necessariamente far parte del famoso elenco nazionale del Miur, ma potranno anche essere caratteristiche che stanno fuori da questo elenco. Le indicazione suddette hanno l’obbligo di essere rese pubbliche in date prefissate e comunque prima della pubblicazione dei movimenti della mobilità.

Il dirigente scolastico, quindi, valuta il curricolo del docente a partire da quelli che si sono auto-candidati, proponendo eventuale colloquio, formula proposta di incarico che eventualmente viene accettata dal docente, infine il DS con scelta motivata pubblica gli esiti degli incarichi.

I docenti che non dovessero ricevere proposta d’incarico o che non dovessero accettare l’incarico proposto, verranno conferiti d’ufficio dall’USR territoriale gli incarichi su sede rimasta libera secondo l’ordine del bollettino ufficiale, seguendo il punteggio di mobilità con cui il docente ha avuto la titolarità sull’ambito territoriale.