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Chiamata diretta ricondotta alla contrattazione

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Il Ministro sarebbe disponibile a riportare alla contrattazione tutta la materia sulla chiamata diretta: la novità dall’incontro con i sindacati.

Dopo una doverosa ricognizione della situazione esistente nei territori colpiti dal sisma si è entrati nel merito dei problemi sul tappeto.
Il ministro Giannini, presente nella prima parte della riunione,  ha subito sottolineato l’importanza degli stanziamenti per la scuola previsti dalla legge di bilancio: si saranno 400milioni per la trasformazione in organico di diritto di 25mila posti dell’organico di fatto.
L’incontro è proseguito con i tecnici del Miur con i quali sono stati affrontati i problemi della chiamata diretta e della mobilità: su quest’ultimo punto le parti hanno convenuto sulla necessità di aprire al più presto il tavolo contrattuale in modo da evitare di arrivare in ritardo con le operazioni di assegnazione provvisoria, è invece accaduto quest’anno.
Una novità interessante riguarda la questione dei decreti legislativi da adottarsi in applicazione al comma 181 della legge 107: il Ministero intende infatti aprire su questo un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali (se ne riparlerà il prossimo 9 novembre).
Cauto il comunicato della Gilda che però, nel corso dell’incontro, non ha mancato di “ribadire il caos che regna attualmente nelle scuole per l’applicazione della riforma”.
Uil Scuola, per parte sua, evidenzia che il punto di svolta sarà il contratto per il quale occorrono risorse e non solo: secondo il segretario nazionale Pino Turi è infatti indispensabile che vengano superati i vincoli che impediscono la contrattazione su molteplici aspetti del rapporto di lavoro.  In proposito va segnalato che – secondo la Uil – il Ministero si sarebbe mostrato disponibile a riportare nell’ambito contrattuale anche la materia della chiamata diretta dei docenti.