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Cittadini digitali ma disoccupati? “Dallo smartphone vietato all’uso critico e consapevole dell’IA” – DIRETTA Ed. Civica domani ore 11, ISCRIVI LA CLASSE

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Nelle ultime settimane la narrazione sull’intelligenza artificiale e sulle su “magnifiche sorti e progressive” è stata messa in crisi da un lato dall’appello di moltissimi scienziati tra cui Yoshua Bengio a fermare lo sviluppo dell’IA, e dall’altro dai dati riferiti ai licenziamenti connessi all’introduzione dell’IA nel mondo del lavoro.

Negli USA a ottobre meno 128 mila occupati

Il Corriere della Sera riporta ad esempio una sintesi dei dati riferiti ai massicci licenziamenti negli uffici di Amazon, UPS, Target, Walmart, General Motors, nelle banche e tra i leader digitali come Meta-Facebook. Negli Stati Uniti il grosso dei licenziamenti di ottobre (128 mila su un totale di 172 mila) ha colpito aziende tecnologiche.

I tecnopessimisti e tecnottimisti si scontrano nei dibattiti: c’è chi sostiene che alcuni lavori vengono meno mentre ne nascono di nuovi (ma molti meno al momento) e che prima o poi tutto si aggiusterà. Al contrario i tecnopessimisti sostengono che non vi sarà alcun riaggiustamento e che i ricchi saranno sempre meno di numero ma sempre più ricchi mentre aumenterà il numero di coloro che saranno costretti a vivere in povertà perché senza lavoro.

Guardando poi a quali sono i lavori che vengono sostituiti dall’intelligenza artificiale (e dalla robotica) si scopre che molti di questi sono lavoro intellettuali o comunque da colletti bianchi della media borghesia (contabili, junior a livello grafico e informatico, traduttori, uffici legali, addetti alla diagnostica medica, giornalisti, lavoratori creativi…)

Ripensare il lavoro? O la cittadinanza?

La filosofa Noreena Hertz (insegna all’Università di Londra) ha scritto recentemente su Politico che l’erosione dei posti di lavoro comporterà anche prima o poi cambiamenti politici generati proprio dall’ansia da AI.

Alla radice, in sostanza, sta la domanda sul senso stesso della cittadinanza (non solo quella digitale ma quella sostanziale) in un tempo nel quale sempre più appare evidente la divisione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Aumenta la ricchezza complessiva ma diminuisce il numero di quanti vi hanno accesso e il lavoro non è più visto come luogo della realizzazione dei bisogni umani.

Abbiamo di fronte uno scenario davvero complesso in cui anche la scuola è chiamata a ripensarsi per formare cittadini sempre più critici e consapevoli capaci non solo di usare strumenti tecnologici ma anche di agire in ottica trasformativa per costruire una diversa società.

Gli ospiti dell’incontro del 6 novembre

Di tutto questo parleremo, domani, giovedì 6 novembre, dalle 11.00 alle 12.00, per la serie di incontri “Educazione Civica in diretta” con due esperti: Laura Biancato, per decenni dirigente scolastica e tra le figure di spicco in Italia per quanto riguarda la connessione tra educazione, innovazione e digitale. E Ivano Stella, un esperto – anche sul piano tecnico – su come funziona l’IA e su come debba e possa essere utilizzata non solo per imparare meglio ma che, e soprattutto, per essere cittadini critici, consapevoli, informati. A moderare il prof. Aluisi Tosolini. Conduce Daniele Di Frangia.

Come partecipare

I docenti che volessero seguire con la propria classe le lezioni di Educazione Civica in diretta sul canale YouTube della Tecnica della Scuola, possono compilare il seguente form:

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Le classi che desiderano proporsi per partecipare in studio (o in collegamento video) ad una delle dirette, interagendo con gli ospiti, possono contattare la redazione, inviando una mail a [email protected], inserendo i dati utili (istituto, classe interessata, docente referente e recapito telefonico). La disponibilità per la partecipazione alla diretta è limitata al raggiungimento dei posti possibili.

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