Come riscrivere il curriculum tramite lo storytelling? Il progetto di Indire e Anp a Didacta 2023

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Nella seconda giornata di Fiera Didacta Firenze abbiamo approfondito il tema dello storytelling tramite un progetto molto particolare, “Riscrivere il curriculum oltre le discipline grazie allo storytelling“, proposto da Indire e Anp.

A spiegare meglio nei dettagli sono state le due ricercatrici Indire che si sono occupate del progetto, Silvia Panzavolta e Elena Mosa, esperte di narrazione, storytelling e Licia Cianfriglia di Anp Nazionale.

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Come riscrivere il curriculum oltre le discipline?

Penzavolta: “Per riscrivere il curriculo in quest’ottica non si parte dalle discipline, ma si mettono al servizio di un artefatto, in questo caso di una storia. Tutto ciò significa superare la frammentazione e questo comporta un grossissimo lavoro di progettazione tra i docenti”.

Un esempio pratico di storytelling applicato

Mosa ci fa un esempio pratico: “Una scuola capofila ha realizzato il progetto che si intitola ‘La storia di Sara e Marco’. Tutte le classi terze di questo istituto scriveranno tante storie di Sara e Marco dove questi due personaggi saranno realmente messi in scena, quindi mettendo in pratica anche dei role play, dagli studenti. Quest’ultimi sono assolutamente protagonisti, proprio perché svolgono in prima persona questa storia”.

Il ruolo di Anp

Licia Cianfriglia: “Anp ritiene già da molto tempo che nella scuola sia necessario un cambio di passo riguardo la didattica. Noi siamo fortemente convinti che l’approccio tradizionale non sia efficace e non sia in grado di motivare tutti i ragazzi. E’ per questo che Anp sposa in pieno questo progetto di avanguardie educative. Il ruolo di Anp è stato quello di individuare una rete di scuole particolarmente innovative che fossero disponibili a individuare classi su cui sperimentare questo modo di fare. Individuata la rete, l’abbiamo poi supportata attraverso degli incontri in presenza e online. A Didacta portiamo gli esiti di questa sperimentazione speriamo davvero che sia una delle tante modalità da proporre al sistema scolastico”.