
C’è una domanda che ogni anno mette in difficoltà centinaia di insegnanti, specie con l’arrivo dell’estate e la chiusura dell’anno scolastico: quante ferie spettano davvero ai docenti?
Non si tratta solo di un dettaglio amministrativo, ma di un diritto contrattuale che affonda le sue radici nei documenti ufficiali e nelle interpretazioni che ne derivano.
Dietro a quei “32 giorni” si nasconde una normativa più intricata del previsto, e non è detto che tutti ne abbiano effettivamente diritto. Le condizioni cambiano in base al tipo di contratto, all’anzianità e persino alle scelte del singolo docente.
Cosa dice il contratto sulle ferie docenti
Per sapere come si calcolano le ferie docenti, è necessario partire dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del comparto scuola 2019/2021.
Tale CCNL rappresenta il riferimento normativo più aggiornato per tutto il personale scolastico, ma non è l’unico: nei casi non espressamente disciplinati, continuano ad applicarsi le disposizioni dei precedenti contratti collettivi — se compatibili — e la normativa legislativa vigente.
Il caso dei docenti di ruolo
I docenti assunti a tempo indeterminato godono di un trattamento differenziato in base all’anzianità di servizio:
• Nei primi tre anni, maturano 30 giorni di ferie annui
• A partire dal quarto anno, i giorni di ferie salgono a 32
Un aspetto fondamentale da chiarire è che nel calcolo dei tre anni rientra anche l’eventuale servizio svolto con contratto a tempo determinato. In altre parole, chi ha avuto incarichi annuali prima dell’immissione in ruolo, può vedere riconosciuti quei periodi ai fini del diritto pieno alle ferie.
Docenti con contratto a tempo determinato
Anche i docenti precari hanno diritto alle ferie, ma il numero varia in base alla durata del contratto.
Il conteggio, in questo caso, è proporzionale al servizio prestato, secondo quanto previsto dal CCNL 2007 (art. 5, comma 2), che rimane valido per questi aspetti: ogni 30 giorni di servizio effettivo danno diritto a 2,5 giorni di ferie.
Tuttavia, esiste un punto di svolta importante: superati i tre anni di servizio complessivo (anche non continuativi), il docente a tempo determinato ha diritto a 32 giorni di ferie annui, proprio come un collega di ruolo.
Questa interpretazione è stata confermata in maniera ufficiale dall’ARAN, che ha chiarito:
“Dopo un triennio di servizio prestato, anche a tempo determinato, i dipendenti hanno diritto a 32 giorni di ferie.”
Cosa succede con l’orario su cinque giorni
Un’ulteriore nota va fatta per chi svolge il proprio orario settimanale su cinque giorni: il sesto giorno viene comunque considerato come servizio prestato a tutti gli effetti.
Questo dettaglio, a volte sottovalutato, incide sul computo complessivo dei giorni utili alla maturazione delle ferie.
Inizio e fine carriera: ferie ridotte
Nel primo e nell’ultimo anno di servizio, i giorni di ferie non vengono concessi in forma piena, ma proporzionati al periodo effettivamente lavorato. Anche in questi casi, il calcolo avviene in rapporto ai giorni di servizio effettivi, e non su base annuale fissa.
Quando si possono utilizzare le ferie
Secondo quanto disposto dal Ministero dell’Istruzione, le ferie possono essere usufruite solo nei periodi di sospensione delle attività didattiche:
• vacanze natalizie
• vacanze pasquali
• pausa estiva
Per i docenti con contratto a tempo determinato in scadenza il 30 giugno, è necessario produrre esplicita domanda di ferie entro la fine delle lezioni o nel periodo tra la conclusione dell’attività didattica e il termine del contratto.
In mancanza di questa richiesta, il docente perde il diritto non solo alle ferie, ma anche all’indennità sostitutiva.