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Come valutare il rischio chimico nelle scuole

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La soluzione per contenere il rischio chimico deve prevedere le seguenti azioni:

1. predisporre un elenco dei prodotti chimici impiegati, delle operazioni che si svolgono, delle attrezzature utilizzate

2. esaminare le schede di sicurezza aggiornate per l’individuazione delle sostanze pericolose

3. valutare la possibilità di eliminare o sostituire i prodotti pericolosi

4. individuare le misure di prevenzione e protezione già presenti

5. valutare livelli, tipo e durata dell’esposizione, con eventuali misurazioni ambientali o con uso di modelli o algoritmi di dettaglio

6. valutare il rischio infortunistico accidentale

7. classificare il livello di rischio

8. individuare ulteriori misure di prevenzione e protezione per ridurre il rischio e programmarne l’applicazione.

A tal proposito si ricorda che in generale nella maggior parte delle scuole il rischio chimico proviene dalla qualità dell’aria. Nell’aria è misurata l’incidenza che possono avere fattori di inquinamento outdoor provenienti da edifici limitrofi; nell’aria deve essere calcolata la fondamentale concentrazione di biossido di carbonio (CO2), di COV (Composti organici volatili), di particolato, di ozono, per l’aria devono essere osservati gli impianti di aerazione, di ricambio e il corretto rapporto cubatura aula/numero di studenti. Il controllo inoltre dovrebbe passare dai materiali da costruzione, alle sigarette passando per le fotocopiatrici. Molti sono i fattori capaci di inquinare l’aria in una scuola e sui quali vigilare.

Testo Inail