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Comitati di valutazione ai nastri partenza

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Sul comitato di valutazione continuano dubbi ed errori, alimentati in qualche caso anche da prese di posizione di sindacati e movimenti che non brillano per chiarezza.

 

Diversi lettori ci scrivono per saperne qualcosa di più sul sistema che si dovrà seguire nelle scuole per decidere a quali docenti assegnare il “premio”.  Su questo non ci dovrebbero più essere dubbi anche se – ancora fino a poche settimane fa – molti erano convinti che ci sarebbe stato un decreto attuativo; in realtà il meccanismo è già chiarito nella legge: il comitato di valutazione dovrà definire i criteri generali, e il dirigente scolastico dovrà indicare nomi e cognomi dei docenti da premiare, ovviamente in coerenza con i criteri generali.
Nelle ultime settimane molte scuole hanno già designato i docenti che faranno parte del comitato di valutazione con la clausola (o con l’intenzione) che il comitato si occupi esclusivamente della valutazione dell’anno di prova dei docenti neo-assunti.
In realtà, checchè se ne dica, il comitato ha due funzioni: valutare i docenti neo-assunti e definire i criteri per il merito; in alcune scuole, addirittura, si è proceduto alla nomina dei docenti con la convinzione che ci sono due diversi comitati, uno per il merito e uno per la valutazione dei docenti neo-assunti.
Ovviamente non è così, perchè il comitato è uno solo e, prima o poi, dovrà affrontare il compito, considerato magari sgradevole, di deliberare i criteri per l’assegnazione del “bonus”. E bisogna anche considerare che a breve arriveranno nelle scuole gli “esperti” designati dagli Uffici regionali che dovranno far parte dei comitati e che – se necessario – dovranno in qualche modo richiamare le scuole al rispetto delle regole.