Home Politica scolastica Comitato valutazione e bonus merito: prove tecniche di unità sindacale

Comitato valutazione e bonus merito: prove tecniche di unità sindacale

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Mentre i sindacati rilanciano una nuova fase di mobilitazione, con l’assemblea nazionale unitaria delle RSU del 28 aprile, mostrando una vera e propria unità di intenti contro alcuni aspetti della legge 107/2015, nelle periferie affiorano contrasti sugli stessi temi che a livello nazionale uniscono.

Infatti mentre le segreterie nazionali dei sindacati stanno lavorando, congiuntamente con i loro uffici legali, per predisporre i referendum abrogativi di alcune parti della legge 107/2015, la Flc Cgil di Reggio Calabria denuncia alcuni aspetti illegittimi di una contrattazione d’Istituto sottoscritta dalla Uil e dalla Cisl di quella provincia.

Gli aspetti illegittimi della contrattazione suddetta, denunciati dalla Flc Cgil di Reggio Calabria alle segreterie nazionali della Uil scuola e della Cisl scuola, riguardano in primo luogo la retribuzione del segretario verbalizzante del Consiglio d’Istituto, “ ….essendo la partecipazione a tali organismi di natura elettiva e priva di qualsiasi retribuzione…” come indicato all’art. 13, c. 1, lett. a) e art. 14 del d.lgs. 33/2013. Inoltre la Flc Cgil denuncia che è stato riconosciuto un compenso al segretario del Collegio dei Docenti anche membro del Comitato valutazione e al segretario del Consiglio D’Istituto con il fondo della meritocrazia.

Per cui la Flc Cgil , che non ha sottoscritto quella proposta di contratto elaborata dal DS , sottolinea alla Uil scuola e alla Cisl scuola, l’illegittimità evidente nell’attribuire un compenso non dovuto, specificando che si prefigura inoltre da parte dei sottoscrittori una implicita complicità nel designare apriori e, senza criteri, l’attribuzione del bonus relativo al merito. In buona sostanza alla unità nazionale dei sindacati, poi corrispondono le evidenti divergenze locali.

La denuncia della FLC CGIL di Reggio Calabria pare abbia prodotto già un primo risultato, la UIL pare pronta a rimediare ad un errore che definisce di leggerezza , dalla CISL ancora silenzio. Quello che ci auguriamo, da spettatori inermi dell’attuazione della legge sulla Buona Scuola, è che queste divisioni di carattere locale, si circoscrivano ad un episodio singolo e sporadico.

Ci piacerebbe infatti che le bandiere della Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola restino unite nell’arginare alcuni punti nevralgici della buona scuola, come il bonus del merito, i comitati valutazione, la chiamata diretta dei docenti da parte dei Ds e la mobilità su ambiti territoriali dei docenti. Forse sarebbe bene che anche nelle periferie si suonasse tutti la stessa musica, lasciando perdere gli interessi personali e le situazioni contingenti.