Home Concorsi Concorso ordinario, molti idonei aspettano ancora di essere immessi in ruolo e...

Concorso ordinario, molti idonei aspettano ancora di essere immessi in ruolo e c’è chi attende ancora di sostenere la prova orale

CONDIVIDI

Ne abbiamo riferito più volte: non tutti gli aspiranti docenti che hanno superato il concorso ordinario con successo sono stati immessi in ruolo. Tra loro c’è chi non si è posizionato in modo utile in graduatoria e chi attende dall’Usr la pubblicazione della GM; senza contare quei docenti, che nelle classi di concorso e nelle regioni con più candidati aspettano ancora di sostenere la prova orale del concorso ordinario, una problematica legata talvolta alla difficoltà a comporre la commissione d’esame. In redazione, ad esempio, ci è giunta notizia di candidati con esame orale programmato addirittura nel 2023.

Sul tema degli idonei del concorso abbiamo dato voce al gruppo Facebook Movimento Nazionale #IdoneiconMeritoDD498 – formato da soli insegnanti, senza scopi politici e non sindacalizzato – che nasce con l’intento di richiedere, così com’è accaduto per i precedenti concorsi, la trasformazione delle GM del concorso ordinario (D.D.498 e D.D.499 del 2020) ad esaurimento per tutti i docenti risultati idonei.

“Un concorso selettivo ed estenuante – lamentano i docenti in attesa di stabilizzazione – da cui tutti gli insegnanti sono usciti distrutti in un periodo storico di pandemia che li ha messi a dura prova sotto il profilo non solo d’incertezza economica ma anche di frustrazione e fragilità socio-emotiva non indifferente, che non ha di certo facilitato l’andamento delle procedure concorsuali”.

“È assurdo che alcune personalità politiche abbiano proposto l’approvazione di un emendamento che mirava a rendere le GM ad esaurimento solo per il concorso straordinario, ignorando completamente il concorso ordinario – continua il gruppo di protesta – per tale motivo, il Movimento Nazionale, che ad oggi vanta l’iscrizione di circa 2000 insegnanti, ha lanciato una petizione per richiedere al Presidente della Repubblica e a diversi Soggetti politici un intervento urgente affinché venga: 

1) tutelata la posizione in graduatoria di chi ha superato tale procedura (la soglia di idoneità è attestata intorno al 25%);

2) garantito a tutti gli idonei 2020 – dopo anni di precariato – il meritato ruolo e pertanto il diritto di assunzione a tempo indeterminato (in caso di un nuovo concorso, le GM andrebbero a decadere)”.

“Di fatto, gli idonei del concorso ordinario D.D.498-499/2020, pur non rientrando nel contingente destinato a ricoprire i posti messi a bando, hanno mostrato – attraverso il superamento delle prove selettive – di possedere le stesse competenze didattiche e qualità che un buon docente dovrebbe avere e che, allo stesso tempo, il ministero dell’Istruzione richiede agli insegnanti di ruolo,” argomentano gli insegnanti rimasti nel limbo del precariato.

La richiesta suona particolarmente di buon senso alla luce del fatto che la scuola italiana anche quest’anno scolastico è iniziata con l’assunzione di oltre 250mila insegnanti precari, quando sono in migliaia che legittimamente aspirano a una cattedra a tempo indeterminato.

Una stabilizzazione che andrebbe a vantaggio del benessere bio-psico-sociale degli studenti e a favorire la continuità didattica, su cui tanto il ministero ha battuto, d’altra parte, per giustificare il vincolo triennale. Ora, in effetti, non si capisce perché la continuità didattica debba essere chiamata in causa laddove i docenti chiedono di potere fare domanda di mobilità, per poi passare in secondo piano quando i vincitori di concorso chiedono la stabilizzazione.