
Cosa sono i valori? Bella domanda, direte, alla quale non è facile rispondere così, d’emblée. Ciò che per me è un valore potrebbe non esserlo per qualcun altro? Ogni Paese, ogni cultura ha i suoi di valori, o ne esistono di assoluti, che valgono per tutti gli esseri umani?
A queste domande stanno tentando di rispondere le migliaia di ragazzi e ragazze impegnati quest’anno nel progetto nazionale “Romanae Disputationes” , la cui fase finale è prevista il 10 e l’11 marzo prossimi presso il teatro Duse di Bologna.
Quest’anno, infatti, il tema lanciato per il concorso nazionale è proprio “Cosa sono i valori? Genesi ed esperienza di ciò che vale””. Il concorso Romanae Disputationes 2025 è aperto a tutti gli studenti e le studentesse del triennio della scuola secondaria di secondo grado che possono partecipare in una delle seguenti categorie: scritto, video o monologo filosofico. Nel primo caso, è prevista la redazione di un elaborato scritto di massimo 30.000 battute; chi invece sceglierà il video filosofico, dovrà realizzarne uno che non superi i dieci minuti, mentre il monologo dovrà al massimo essere contenuto in cinque minuti. In quest’ultimo caso il lavoro è individuale; l’elaborato scritto potrà essere realizzato da un minimo di due studenti a un massimo di cinque, mentre al video potrà partecipare anche l’intera classe.
Come si legge sul sito dedicato, “Romanae Disputationes” è un Concorso nazionale di filosofia per studenti e studentesse del triennio della secondaria superiore, promosso da “ApiS – Amore per il Sapere”, associazione nata da un gruppo di docenti, ricercatori e professionisti impegnati nel mondo dell’educazione e della cultura con l’intento di promuovere progetti orientati alla formazione delle giovani generazioni. Nate nel 2013 dall’idea del prof. Marco Ferrari – docente di filosofia e direttore del Concorso – Romanae Disputationes ha diverse finalità: portare la passione per la ricerca nelle aule scolastiche e vivere con i ragazzi e le ragazze un’esperienza di conoscenza condivisa, ma anche innovare il modo tradizionale di studiare filosofia, proponendo un approccio tematico e non soltanto storico. Il progetto intende poi favorire nei partecipanti lo sviluppo della capacità di sintesi e dell’esercizio della scrittura, delle competenze argomentative e della creatività nella comunicazione e promuovere una conoscenza profonda e appassionata dei problemi filosofici.
L’iniziativa ha subito riscosso un grande successo e oggi può contare su numeri importanti: 200 scuole e 5.000 studenti coinvolti ogni anno, 47 docenti universitari impegnati, 15 Videolezioni pubblicate per ogni edizione del Concorso.
Le Romanae Disputationes rientrano nel Programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze del MIUR e rappresentano uno dei progetti di potenziamento delle eccellenze più significativi su scala nazionale in ambito filosofico.