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Concorso straordinario bis, in alcune regioni meno candidati rispetto ai posti disponibili. L’orale è pura formalità

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In redazione ci giungono segnalazioni di aspiranti docenti che si sono iscritti a partecipare al concorso straordinario bis in regioni con meno candidati rispetto ai posti disponibili messi a bando. Cosa succede in questi casi?

Lo spiega il nostro esperto di normativa scolastica Salvatore Pappalardo nella diretta dell’11 luglio: “Talvolta ci vuole fortuna!” esordisce l’esperto.

Il riferimento è alla domanda di un lettore della Tecnica della Scuola: “In regione Piemonte, nella classe di concorso A041, su 99 posti messi a disposizione ci sono 54 iscritti. Come ci si regola? Siamo matematicamente tutti in graduatoria?”

Salvatore Pappalardo risponde in modo affermativo: “Questi candidati hanno azzeccato, senza volerlo, la regione perfetta in cui fare domanda”. Ricordiamo infatti che il concorso straordinario bis non ha una soglia minima di sbarramento. Di fatto, tutti i docenti che partecipano al concorso straordinario bis per la scuola secondaria di primo e secondo grado saranno inseriti in graduatoria sulla base del punteggio complessivo dato dalla prova concorsuale e dai titoli posseduti all’atto della domanda di partecipazione.

A ogni candidato sarà attribuito un punteggio massimo di 50 punti per i titoli e per il servizio prestato secondo l’allegato tabella B. Qualora un candidato dovesse superare i 50 punti previsti, la valutazione sarà comunque ricondotta a tale limite massimo.

Naturalmente, tutto ciò comporta che qualora il numero di candidati risulti inferiore ai posti messi a bando, la graduatoria è per forza di cose favorevole a tutti e l’esame orale diventa una pura formalità.