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Consigli di lettura estate 2020

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La Tecnica della Scuola non vi abbandona neanche d’estate, resta in spiaggia con voi, sotto l’ombrellone, custodendo il vostro riposo estivo tra le pagine di un libro. Tornano i nostri consigli di lettura per l’estate 2020. Altri cinque piccoli gioielli per divertirvi oggi e farvi ispirare domani, quando sarete di nuovo in classe, fianco a fianco, speriamo, con i vostri bambini e ragazzi, pronti alla nuova sfida, tra didattica in presenza e didattica a distanza, tra la gioia di tornare alla normalità e la voglia di fare del proprio meglio. Con questo spirito i nostri consigli di lettura: storie coraggiose, di crescita, di formazione, di cambiamento, da portarsi dietro come un ricco bagaglio per il prossimo anno scolastico, come uno zainetto di scuola sempre pieno, perché non vi manchino le idee e l’ispirazione, i giusti consigli e le buone prassi, frutto di racconti che nascono in classe, da autori che il più delle volte sono insegnanti come voi.

LA NOSTRA SELEZIONE

La scuola salvata dai bambini, di B. Tobagi

“Mi sono resa conto che di migranti sapevo molto poco. Non avrei saputo cosa replicare a chi afferma «non possiamo accogliere tutti». È vero o no? Gli stranieri in Italia oggi quanti sono? Chi sono? Dove sono? Cosa succede nei luoghi dove italiani e stranieri vivono quotidianamente fianco a fianco? Non mi veniva in mente nessun posto dove si stesse così vicini, «noi» e «loro» (qualunque cosa vogliano dire, questi due pronomi: mi accorgo di preferire sentirmi «noi» con il simpatico pizzaiolo egiziano sotto casa e il mio affascinante parrucchiere poliglotta venuto da Mauritius, anziché con i seguaci di Matteo Salvini), come tra i banchi di scuola, dove la futura società multietnica è già realtà.” Così l’autrice, Benedetta Tobagi, scrittrice, collaboratrice di Repubblica, conduttrice radiofonica. Un libro intenso fatto di bambini vivaci, di genitori spaventati, di maestri intrepidi e di tanta empatia, per una scuola che rimane sempre il grande baluardo. L’idea del romanzo la racchiudiamo nella citazione che lo introduce, emozionandoci: “Il mondo esiste solo grazie al respiro dei bambini nelle scuole” di Yoreh Deah.

Scuola di felicità, di G. M. Villalta

E se una Dirigente scolastica in fissa con la pedagogia credesse che l’educazione dovesse avere a che fare con la felicità? E se la felicità dei bambini e dei ragazzi potesse misurarsi come il prodotto interno lordo di un Paese? Da cui la Fil, la Felicità Interna Lorda. Un’idea narrativa deliziosa e irresistibile da cui nasce “Scuola di felicità”, dal nome di questo luogo surreale dove per recuperare iscritti si tenta l’impossibile, raggiungendo risultati inimmaginabili; e dove può persino accadere che un insegnante ritrovi la motivazione per insegnare, dando senso al lavoro più bello del mondo. Una scrittura matura, veloce, divertente, che non puoi fare a meno di correrle dietro, perché vorrai arrivare fino in fondo, il prima possibile. Un estratto per dare l’idea: “C’è una stanza grande e comoda, che è vicina alle classi e ha un tavolo che prende luce da due grandi finestre. Ma c’è una targa che avverte del pericolo: Sala Insegnanti. Ci sono i tuoi colleghi lì dentro, che stazionano o passano per frugare nei cassetti. Sono stagionati qui come te, o sono giovani precari, il che significa, in ogni caso, che si lamentano. Un Lamentatoio, con la L maiuscola, e il più delle volte un vero RECRIMINATOIO, in tutte maiuscole, dove una volta su due qualcuno ti punta e finché non ha sfiatato tutto il suo grande scontento non vuole saperne di mollarti.”

Dire bravo non serve, di M. Orsi

Un approccio alla scuola che tratta i bambini da individui responsabili, perché dire bravo non serve se significa nascondere le difficoltà, illudere, prospettare strade facili e già battute, piuttosto che incoraggiare a mettersi in gioco e magari a credere nei propri talenti e a lavorarci con impegno. Una pedagogia coraggiosa e a tratti nuova ma ispirata ai modelli storici, come quello della Montessori, in fatto di valorizzazione dell’autonomia e della creatività. Un volume utilissimo, ricco di spunti e di esperienze di valore, per una didattica efficace, sperimentata in oltre trecento istituti. Un aiuto per docenti e genitori alle prese con la crescita dei propri ragazzi.

Wonder, di R.J. Palacio

Il romanzo Wonder, da cui, peraltro, è tratto l’omonimo film di Stephen Chbosky con Julia Roberts e Owen Wilson, è ancora una volta un racconto di formazione, la delicata storia di un bambino fragile, Auggie, nato con una tremenda disostosi facciale. In poche parola ha un viso mostruosamente deforme. Così, quando arriva il momento di andare a scuola, tra compagni e docenti, dopo anni in casa tra le braccia amorevoli di mamma e papà, Auggie ha paura. Come lo accoglieranno i compagni? Come sarà essere “fuori”? Una storia di coraggio, di accettazione, di amicizia, come quelle che nascono solo tra i banchi di scuola.

Il bambino che disegnava parole, di F. Magni Storia di una dislessia.

La trama dall’estratto: Teo è un bambino intelligente, bello, dalla personalità spiccata, bravissimo a scuola. Tutto sembra procedere nel più luminoso dei modi fino a che, con il passaggio alle scuole medie, qualcosa sembra spezzarsi e Teo entra in una crisi profonda, incomprensibile. Quando i genitori, spiazzati da quella che sembra essere una precoce adolescenza, chiedono aiuto, gli specialisti sono unanimi nel loro verdetto: semplicemente, Teo è dislessico. Da sempre. Fino a 12 anni è riuscito a nasconderlo utilizzando tutte le “strategie compensative” a disposizione della sua mente vivace; adesso non riesce più a farlo, e la sensazione di inadeguatezza covata a lungo genera un panico cupo, distruttivo. Inizia per lui, per i genitori, per sua sorella Ludovica, per la famiglia intera un viaggio. Una storia viva, reale, di tutti i giorni per chi si confronta con le difficoltà di apprendimento. Un libro prezioso per insegnanti e genitori.