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Contrasto al cyberbullismo, al via il nuovo tavolo tecnico da parte del MIM

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Avviato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito un nuovo tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo.

L’iniziativa nasce grazie alla volontà e la collaborazione del Ministro Valditara e del Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella e per l’attuazione della legge 17 maggio 2024, n.70, e del decreto ministeriale del 18 novembre 2024.

Obiettivo del tavolo tecnico

L’obiettivo del progetto è quello di mettere insieme sullo stesso tavolo di lavoro rappresentanti delle Istituzioni insieme ad esperti di psicologia, pedagogia e comunicazione digitale perché il fenomeno va affrontato in maniera trasversale e interdisciplinare.

Al tavolo di lavoro prenderanno parte anche membri di associazioni impegnate sul tema e rappresentanti delle Consulte studentesche e delle associazioni dei genitori per analizzare e trovare soluzioni ascoltando tutti i pareri.

Il piano dell’iniziativa prevede in particolare, lo sviluppo di strategie efficaci per la lotta contro il bullismo e cyberbullismo e la stesura di un “Piano di azione integrato” che ha la finalità di attuazione di misure concrete di prevenzione e monitoraggio del fenomeno.

L’impegno del MIUR nel contrasto al Bullismo

Con questa iniziativa il MIUR ha voluto ribadire concretamente il proprio impegno per combattere il fenomeno del bullismo, un impegno quello del Dicastero dell’Istruzione come riporta la nota del MIM per “promuovere la cultura del rispetto tra i giovani per tutelare la dignità di ogni persona nonché la salute psicologica delle studentesse e degli studenti”.

Un progetto che rappresenta una delle tante azioni chiave necessarie per prevenire prima di tutto oltre che combattere ogni tipo di forma di violenza e discriminazione che il bullismo rappresenta.

Altro obiettivo importante è quello di far crescere le conoscenze dei ragazzi sul mondo digitale con l’obiettivo di dare loro gli strumenti necessari per farli diventare cittadini digitali consapevoli. La lotta al cyber bullismo passa anche per la cultura del digitale e il know how specifico che consente l’utilizzo consapevole della Rete e dei social.

Di conseguenza un uso consapevole degli strumenti digitali consente di formare cittadini digitali in grado di capire e sfruttare per i soli aspetti positivi ed utili internet e i suoi derivati.

I dati del Bullismo in Italia

Secondo i dati  “Terre des Hommes” riportato da Minori.gov, Il 65% dei giovani dichiara di essere stato vittima di violenza e tra questi il 63% ha subito atti di bullismo e il 19% di cyberbullismo».

La percentuale di chi ha subito una violenza, sia fisica che psicologica, sale addirittura al 70% se si considerano le risposte delle ragazze, arrivando fino all’83% tra chi si definisce non binario e scende al 56% tra i maschi. Dati allarmanti e eterogenei per genere.

Come riportano i dati della stessa indagine, Bullismo e cyberbullismo, così come le violenze psicologiche e verbali, prendono di mira soprattutto l’aspetto fisico (79%). A seguire l’orientamento sessuale (15%), la condizione economica (11%), l’origine etnica e geografica (10.5%), l’identità di genere (9%), la disabilità (5%) e la religione (4%).

L’aspetto che deve far riflettere e far capire l’importanza di dover debellare il fenomeno sono le conseguenze di queste violenze sui ragazzi. Conseguenze molto pesanti come la perdita di autostima, sicurezza e fiducia negli altri, riscontrata dal 75% dei giovani. Il 47% afferma di soffrire di ansia sociale e attacchi di panico, mentre il 45% segnala isolamento e allontanamento dai coetanei. Gli altri effetti negativi sono relativi a difficoltà di concentrazione e basso rendimento scolastico (28%), depressione (28%), paura e rifiuto della scuola (24%), disturbi alimentari (24%), autolesionismo (20%).

Non c’è molto altro tempo da perdere.