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Contratto scuola, Valditara: “Speriamo si possa chiudere rapidamente, già previste risorse per i prossimi due”

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Oggi, 16 maggio, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è in visita alle scuole di Salerno. Come riporta Ansa, il ministro si è fermato lungamente nelle aule per rispondere alle domande e alle curiosità dei piccoli allievi.

Valditara ringrazia docenti e dirigenti scolastici

“Quando io parlo di scuola costituzionale – ha detto il ministro – parlo proprio di voi. Parlo proprio dei vostri splendidi sorrisi. Dei vostri meravigliosi talenti. Non posso che ringraziare i vostri meravigliosi docenti, i vostri dirigenti scolastici, il personale Ata senza del quale non si potrebbe mai immaginare una scuola capace di accogliervi. I docenti hanno per le mani il lavoro più bello del mondo: quello di formare e di dare un futuro ai nostri ragazzi, alle nostre ragazze, ai nostri giovani”, ha aggiunto.

“Voglio ribadire un punto fondamentale. Dobbiamo avere l’orgoglio della scuola italiana. Dobbiamo avere la consapevolezza della bellezza della scuola italiana. Dobbiamo avere la consapevolezza che la scuola italiana è una eccellenza. Giro tanti Paesi, mi confronto con tanti ministri. Vengo a conoscere tante esperienze, ma la passione, l’entusiasmo, la creatività che ci sono nelle aule, nelle scuole del nostro Paese non ci sono altrove”, ha concluso.

Contratto scuola, Valditara vuole tempi rapidi

Valditara ha poi parlato del contratto scuola: “Abbiamo investito, abbiamo accresciuto nell’ultima legge di bilancio di quasi il 9% le risorse per la scuola italiana. Al di là di tante chiacchiere, questa è la realtà, facilmente confrontabile con i documenti del Parlamento italiano: +9% di risorse per la scuola italiana. E abbiamo già previsto risorse per il rinnovo dei prossimi due contratti e spero che si possa rapidamente concludere il contratto 2022-2024 per poter anticipare le risorse del ’25-27. E poi dobbiamo trovare altre risorse ancora nella prossima legge”.

Aumenti stipendio docenti, le previsioni

Il rinnovo contrattuale riguarda poco meno di un milione e 300mila dipendenti. Si prevedono aumenti pari al 6% circa rispetto agli stipendi attualmente in godimento anche se bisogna considerare che una fetta importante dell’incremento è già stata erogata sotto forma di indennità di vacanza contrattuale.

La strada verso la firma sembra in ascesa: al tavolo si tratteranno dei temi normativi sui quali alcuni sindacati rappresentativi si dicono già da oggi di vedute diverse se non contrapposte: parliamo di argomenti come i nuovi profili professionali Ata, il welfare professionale da introdurre per via contrattuale, la mobilità del personale (su cui pesa tantissimo il vincolo legislativo per i neo-assunti), il middle management.

Come abbiamo scritto, per il 27 febbraio l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) ha convocato le organizzazioni sindacali per l’apertura delle trattative relative al CCNL del comparto scuola, università e ricerca per il triennio 2022-2024.

In questo scenario i sindacati con meno consensi, come Gilda e Anief, potrebbero paradossalmente diventare l’ago della bilancia. Potrebbe dipendere da loro, in sostanza, se quasi un milione e 300 mila dipendenti avranno o meno entro qualche mese un nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro.