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Convegno sulla figura dell’amministratore di sostegno

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La legge ha introdotto in Italia il nuovo istituto giuridico di protezione civilistica rivolto ai soggetti deboli: l’amministratore di sostegno. La sua finalità è quella di tutelare le persone prive, in tutto o in parte, di autonomia, in modo che la loro capacità di agire venga limitata il meno possibile.

Il nuovo strumento, infatti, non riguarda solo i 700.000 italiani con disabilità psichiche ma tutti coloro che si trovano in difficoltà nell’esercizio dei propri diritti, quindi anche anziani, persone che possono essere indotte a compromettere il proprio patrimonio, individui con handicap sensoriali, alcolisti, tossicodipendenti, soggetti colpiti da ictus, malati terminali, persone non autosufficienti.

A differenza del vecchio provvedimento di interdizione, l’amministratore di sostegno assume un ruolo di misura protettiva più rispettosa della dignità della persona. In molti casi l’interdizione è una misura totalizzante e sproporzionata rispetto alle necessità di protezione dei soggetti deboli, applicabile solo nei casi di abituale infermità mentale o di totale incapacità a provvedere ai propri interessi.

Con questo nuovo istituto, invece, il giudice tutelare, chiamato a deliberare su ogni singolo caso, indica specificatamente quali operazioni possono essere compiute dall’amministratore di sostegno in nome dell’interessato, il quale, per tutto il resto, conserva intatta la propria sovranità e i propri diritti.
Il convegno, che si terrà a Roma, presso la Camera dei Deputati (Sala della Sacrestia – Vicolo Valdina, 13/a) il 23 giugno, a partire dalle ore 9.30, rappresenta un’occasione per chiarire il ruolo della famiglia e degli enti. Altri spunti di riflessione saranno offerti dai risultati di un sondaggio realizzato dall’Istituto di Ricerca "Barometro srl" su un campione rappresentativo degli italiani maggiorenni.

Per informazioni rivolgersi all’Agenzia per le Onlus:  
www.agenziaperleonlus.it (cliccabile da "Ulteriori approfondimenti"); tel. 02/88450202.