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Coro di no contro le 24 ore

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La protesta quasi unanime dei docenti e dei sindacati contro le disposizioni contenute nell’articolo 13 della Finanziaria ha indotto il Governo a modificare il testo prima delle votazioni alle Camere. Tutto rimane invariato quindi e, nel rispetto delle norme contrattuali, nella scuola secondaria, i docenti potranno completare l’orario settimanale di 18 ore esclusivamente con la volontaria adesione utilizzazioni fino ad un massimo di 24 ore settimanali.
Tale posizione è emersa anche dal nostro sondaggio al quale hanno partecipato circa 600 utenti. Di questi, l’88,6% si è dichiarato, infatti, contrario all’aumento dell’orario fino a 24 ore. Più possibilista, invece, la posizione di coloro che sono favorevoli (37,4%) ad un aumento dell’orario, a patto che ciò comporti anche un adeguamento degli stipendi agli standard europei.
Anche se il 31%, in linea di principio, si è mostrato favorevole ad una revisione del monte ore settimanale, soltanto il 24% ritiene che la trattativa debba rimanere materia esclusiva di contrattazione sindacale. Un dato, questo, che denota un buona dose di sfiducia da parte dei docenti nei confronti dei sindacati, ai quali probabilmente non sono disposti a concedere deleghe in bianco su una questione di tale importanza.

Alla domanda secca di verifica dei quesiti precedenti, infine, "Sei d’accordo in ogni caso?" ben il 91,8% si è dichiarato completamente contrario, manifestando la propria posizione nettamente sfavorevole ad un aumento tout court delle ore settimanali.