Home Personale Diplomati magistrale fuori dalle GaE, Fedeli: troveremo una soluzione

Diplomati magistrale fuori dalle GaE, Fedeli: troveremo una soluzione

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“Non creiamo allarmismo ingiustificato. Lo voglio ripetere oggi. Non ci sarà alcun licenziamento di massa, come qualche parte politica ha prospettato solo per proprio tornaconto e a fini elettorali”.

Lo promette la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, in una lettera aperta agli insegnanti pubblicata su Tuttoscuola, facendo il punto della situazione sull’esclusione dalle Graduatorie ad esaurimento di circa 45 mila diplomati magistrali, di cui alcune migliaia anche assunti a tempo indeterminato (senza però che la sentenza fosse passata in “giudicato”).

Il parere del Consiglio di Stato serviva per dare uniformità

“La decisione assunta in Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato – spiega la titolare del Miur, riferendosi alla sentenza pubblicata lo scorso 20 dicembre – non ha effetti immediati su tutte le situazioni giuridiche soggettive dei diplomati magistrali o dei controinteressati. Ha piuttosto la funzione di assicurare che i giudici amministrativi interpretino in maniera uniforme la normativa, in occasione delle future sentenze e tenuto conto che in passato vi erano stati diversi orientamenti giurisprudenziali”.

Fedeli ha quindi scritto che è intenzione del Miur “intervenire in maniera corretta, dare esecuzione alla sentenza nel modo più giusto possibile, garantire l’uniformità di attuazione sul territorio nazionale e, nel frattempo, anche la continuità didattica a tutela di studentesse e studenti”.

Seguiamo la questione passo passo: il prossimo il 23 marzo

A chi accusa l’esecutivo Renzi, ma anche quello Gentiloni, di avere dimenticato i docenti del primo ciclo, lasciando le graduatorie, soprattutto dell’infanzia, ancora piene di precari, la ministra risponde: “Questo governo ha già trovato con il decreto n. 59/2017 una soluzione normativa a problemi similari che coinvolgevano i docenti della scuola secondaria. Sono convinta che sapremo trovare una soluzione anche per l’infanzia e per la primaria, che tenga conto della specificità di questi gradi di istruzione”. “Stiamo lavorando con serietà. Seguiamo passo dopo passo la questione” assicura la ministra.

E il prossimo passo si prevede tra meno di un mese: il 23 marzo, la stessa ministra dell’Istruzione ha annunciato che sarà reso pubblico il parere dell’Avvocatura di Stato su come dare seguito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione agli stessi legali che operano per conto dell’amministrazione pubblica.