Home I lettori ci scrivono Dirigenti scolastici fra impronte digitali e un concorso a rischio

Dirigenti scolastici fra impronte digitali e un concorso a rischio

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È simpatico questo governo. Davvero, lo dico senza malizia. Perché non perde il gusto del paradosso. E il paradosso è un segno di grande intelligenza dialettica.

Leggo su questa testata che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo della legge sui controlli biometrici per i dirigenti pubblici, fortemente voluto da questo governo. Bene, benissimo.

Il governo è coraggioso e ha deciso di estirpare una volta per tutte questo malcostume dell’assenteismo tra i dirigenti. E non importa che si tratti dello 0,001% del totale, e che scovarli costerà qualcosa come 100 milioni, forse qualcosa di più. Che importa? È una questione di principio, non si fa punto e basta. E il governo li troverà, costi quel che costi, e li punirà come meritano, questi ladri di stipendi.

E il paradosso dove sta, direte voi? Vengo e mi spiego. Il paradosso sta nel fatto che stiamo parlando dello stesso governo che non è riuscito a scoprire in tempo che tre commissari su circa 150 (il 2%, in proporzione duemila volte di più dei presunti furbetti da biocontrollare e biocastigare) non avevano i requisiti per far parte delle commissioni incaricate di valutare le prove scritte e svolgere gli orali del concorso dirigenti, con la conseguenza che tutto il procedimento ora si trova a rischio di annullamento, a danno dei concorrenti tutti, vincitori e non, ma soprattutto di quelle decine di migliaia di studenti biotutelati, iscritti in scuole in cui il dirigente non c’è… ma è biocontrollato!

Avessero dato a me l’1% di quei cento milioni che verranno sfilati dalle nostre tasche per una questione di principio gli avrei controllato (stavolta senza il prefisso “bio”) personalmente i requisiti dei commissari, uno per uno.

Così adesso non ci sarebbe il grave danno d’immagine per il ministero (inevitabile a prescindere da ciò che deciderà il Consiglio di Stato) né tanto meno il rischio che un anno di fatiche e milioni di ore-uomo di impegno di candidati, commissari e personale a vario titolo impegnato in questo concorso vadano in fumo.

E il simpatico governo avrebbe dal 10 settembre qualcuno da biocontrollare!

 

Gianluca Mancuso