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Disoccupazione, quell’istituto di Lecce che va controcorrente

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Sono tanti i progetti e le realtà di scuole eccellenti. Con gli allievi chi si lasciano guidare dagli insegnanti verso esperienze che vanno molto oltre la prassi della didattica. Anche dal Sud arrivano esperienze che fanno cadere luoghi comuni e tabù. Come quella dell’Istituto tecnico Galilei-Costa di Lecce, dove da tre lustri i docenti non si limitano a fare lezione e organizzare stage in azienda ma, stanchi di vedere i diplomati continuare a emigrare in cerca di lavoro, si sono specializzati nel creare opportunità a raffica.
Grazie alla loro opera hanno preso il via imprese reali, start up con investimenti, bilanci e (non di rado) anche profitti. Questa piccola realtà a indirizzo economico e tecnologico da oltre 15 anni orienta gli studenti lì dove ci sono più prospettive e da un paio di anni, pluripremiata per i propri progetti, non si accontenta più e mette in pratica idee di ragazzi e docenti in diversi settori.
A raccontare i progetti avviati è l’Ansa: una classe di quinta organizza da due anni il Festival della Dieta Med-Italiana (oltre 50 espositori e 35.000 visitatori); un gruppo di cinque studenti promuove l’olio extravergine d’oliva di qualità e commercializza in rete il proprio ‘Nectarea’; il neo diplomato Vincenzo Rubano, non vedente, ha implementato un modo per far fruire ai ciechi i video su Youtube, nella sua battaglia informatica con il sito ‘Ti tengo d’Occhio’, ormai consulente di amministrazioni pubbliche; altri quattro studenti attiveranno a giorni un servizio turistico di suggerimenti sui Bed&Breakfast della zona; due classi di secondo e terzo anno stanno lavorando a un parco divertimenti che crei energia invece di consumarla e a fare di Lecce un paradiso delle bici, attraverso il ‘Movimento 5 Selle’.
E sono solo alcuni dei progetti in cantiere: i docenti hanno preso in parola la tecnica anglosassone del ‘learning by doing’ (imparare facendo) e il giornalista e scrittore Riccardo Luna, autore del libro ‘Cambiamo tutto!’, giorni fa ha voluto incontrare gli studenti nella loro scuola, che si riconosce così nelle parole del presidente del Consiglio, Enrico Letta, quando dice che il prossimo vertice europeo per l’occupazione giovanile di Roma è “una grande occasione per l’Italia che dobbiamo sfruttare al massimo”. E si sente un po’ in cerca di altri esempi analoghi.
Uno dei docenti, Daniele Manni, sottolinea l’importanza di “aver creato nel 2004 all’interno della scuola una cooperativa, gestita insieme agli studenti”. “Crediamo nel futuro – aggiunge – e soffriamo di una sorta di ottimismo cronico”, tanto che “siamo disponibilissimi a confrontarci con altre scuole e dividere e condividere le nostre esperienze con chiunque lo volesse, non ci sarebbe cosa più bella dell’avere scuole tecniche in ogni regione d’Italia attente ai bisogni del proprio territorio e proiettate a trasformare la formazione in opportunità reali per i nostri giovani”. L’invito, in stile ‘scuole di rete’, è lanciato: ci sono istituti pronti a raccoglierlo?