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Divieto cellulare fino a 14 anni, l’idea di Valditara piace a Suor Monia Alfieri: misura forte ma necessaria. Sì pure a registro online e diario cartaceo

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“Ritengo perfettamente condivisibili le affermazioni del ministro Valditara in merito all’uso del cellulare, al registro elettronico e alla prudenza rispetto all’affrontare determinati temi con studenti minorenni”. Lo ha detto Suor Anna Monia Alfieri, cavaliere al Merito della Repubblica ed esperta di politiche scolastiche, a commento delle iniziative annunciate dal numero uno del Mim il 6 maggio attraverso una trasmissione radiofonica su Rai Radio Uno.

Il ministro ha parlato, in particolare, di un possibile divieto di cellulare anche alle superiori: “A gennaio ho avanzato una proposta, il 12 maggio formalizzerò la richiesta di raccomandazione per il divieto di utilizzo degli smartphone fino a 14 anni nelle scuole dell’Ue”, ha detto Valditara annunciando anche la conferma di tornare al diario cartaceo.https://youtu.be/tvWKxFMey8M

A colloquio con Adnkronos, Suor Anna Monia Alfieri ha dichiarato che “il divieto dell’utilizzo del cellulare per i minori di 14 anni è una misura forte ma sicuramente necessaria a motivo dell’utilizzo scorretto che se ne fa da parte di tanti ragazzi. Sicuramente si tratta di un settore in cui il campo educativo può e deve fare molto, tuttavia esperienza comune che, nonostante le indicazioni e le raccomandazioni provenienti da docenti e genitori, l’impiego del cellulare avviene in modo a volte compulsivo”.

“Per quanto concerne, invece, l’utilizzo del diario cartaceo, esso è uno strumento dalle enormi potenzialità educative, in quanto consente agli studenti di essere responsabili del proprio percorso educativo e dei doveri che esso comporta: svolgimento dei compiti, calendarizzazione delle verifiche, consegne ai docenti. Il registro elettronico – spiega ancora Suor Anna Monia Alfieri – sicuramente è uno strumento utile per i genitori che possono così essere informati dell’andamento scolastico dei propri figli, anche se spesso avviene che i genitori non prendano visione neanche dei voti riportati a registro elettronico”.

Secondo Suor Anna Monia Alfieri “affrontare determinati argomenti che riguardano la sfera più intima della persona richiede sempre grande prudenza e grande senso di responsabilità, soprattutto esso non deve avvenire secondo prospettive che molto hanno a che vedere con ideologie moderne. Su questo fronte, il riconoscimento dei fatti della libertà di scelta educativa ai genitori consentirebbe loro di scegliere la scuola che più percepiscono coerente con i propri indirizzi educativi”.