Home Attualità Docente elogia Hitler su Twitter: disposto il sequestro del profilo

Docente elogia Hitler su Twitter: disposto il sequestro del profilo

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Nuovi aggiornamenti sul caso del docente dell’università di Siena al centro della bufera per via di post su Twitter filo nazisti.

Secondo quanto segnala Sky TG24, è stato disposto il sequestro preventivo del profilo Twitter di Emanuele Castrucci.  La decisione è arrivata dal procuratore Salvatore Vitello. Disposto anche l’oscuramento dei tweet a sostegno di Hitler pubblicati dall’insegnante. Per l’esecuzione di entrambi i provvedimenti è stata data delega alla Polizia postale.

La Procura ha aperto un fascicolo di indagine ipotizzando il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, aggravata da negazionismo.

Il 2 dicembre il profilo Twitter di Castrucci, professore ordinario di Filosofia del Diritto e Filosofia politica all’università di Siena, era stato segnalato perché più volte vi erano stati condivisi messaggi filonazisti e razzisti.

L’insegnante, per difendersi dalle accuse, ha fatto appello alla “libertà di pensiero”.

Intanto il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati chiederà alla commissione disciplinare la sanzione della destituzione per il docente. Avviato anche l’iter per valutare eventuali sanzioni disciplinari. La commissione incaricata si riunirà nei prossimi giorni.

Sul caso è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti: “Oggi c’è tanto bisogno di riaffermare principi di scientificità di fronte ad una deriva per cui ogni idea può essere messa in discussione: dai cambiamenti climatici, che per tanti non esistono, fino addirittura ai valori fondanti della nostra repubblica, che sembrano essere per alcuni temi da fine settimana”.

Per il ministro “oggi la tecnologia non aiuta”, perché davanti a una tastiera “uno si lascia andare”. “Forse esageriamo anche noi, a volte, a pensare che il dibattito sui social sia lo specchio della società; forse non è così. Resta il fatto che a chi ha un ruolo istituzionale, che sia un ministro, un rettore o un docente universitario, spetta una certa chiarezza nel modo in cui si espone di fronte a certi temi”.