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Docente rimprovera l’alunna, la ragazza reagisce con uno spintone facendola cadere: 18 giorni di prognosi alla prof

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Una docente di una scuola superiore di Lecce è stata spinta con veemenza da una sua studentessa di 16 anni: è caduta riportando una vistosa contusione e un forte stato d’ansia. Condotta in ospedale, dopo le cure è stata dimessa con 18 giorni di prognosi.

Secondo quanto ricostruito dalla stampa locale e dall’Ansa, la studentessa – un soggetto fragile e problematico con difficoltà di apprendimento – ha ricevuto l’inaspettato spintone della ragazza all’interno dell’istituto a seguito di un richiamo della professoressa.

Nei confronti dell’alunna la preside della scuola ha avviato un procedimento disciplinare, da sottoporre in sede di Consiglio d’istituto.

Casi di violenza in crescita

I casi di violenza a scuola, soprattutto nei confronti dei docenti e dei dirigenti scolastici, risultano in deciso aumento: gli ultimi dati ufficiali emessi dall’amministrazione ci dicono che ogni mese si verificano in media sei aggressioni al personale scolastico, praticamente uno ogni cinque giorni.

L’escalation sembra non fermarsi: nei primi tre mesi dell’anno scolastico in corso abbiamo assistito a più della metà degli episodi (ben 19) conteggiati nell’intero anno scolastico 2022/23, quando i casi si erano fermati a 36.

Le nuove sanzioni

Attualmente, le sanzioni da adottare in caso di violenza contro il personale della Scuola sono quelle previste dalla Gazzetta Ufficiale del 16 ottobre 2023, nella quale è stata pubblicata la Legge n. 150 in materia di “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati”.

Tra le nuove misure adottate si riscontra la sanzione che passa da 500 a 10mila euro per gli aggredisce docenti e personale. Con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, verrà sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa.

Lo scorso mese di marzo è stata anche pubblicata, sempre in Gazzetta Ufficiale, la Legge n. 25 sulle “Modifiche agli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela della sicurezza del personale scolastico“.

Per quanto riguarda i minori e in generale gli studenti, i provvedimenti risultano meno gravosi ma comunque incentrati su sanzioni che, se superiori ai due giorni, devono necessariamente comportare esperienze di tipo sociale e a supporto del prossimo.

E l’articolo 1 delle L. 25/2024 prevede l’istituzione, con apposito decreto, di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con compiti di monitoraggio, studio, informazione e sensibilizzazione.