
“L’azzeramento delle graduatorie di merito dei concorsi ordinari con l’arrivo del successivo, è in contraddizione con la battaglia per la salvaguardia delle graduatorie di merito che portiamo avanti da inizio legislatura”: lo scrive oggi Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e già presidente della commissione Cultura al Senato, a commento della discussione di un testo di legge con cui si intende introdurre il doppio canale di reclutamento, con assunzioni quindi in ruolo da Gps, ma rendendo graduatorie a scadenza le liste degli aspiranti docenti risultati idonei al termine di regolari concorsi pubblici.
Secondo il leghista, “costringere chi ha già superato le prove a ripeterle suona come una presa in giro per persone che la politica ha ormai portato all’esasperazione. Comunque la questione del via libera al doppio canale non si risolve in Parlamento bensì, come per le altre correzioni degli accordi sul Pnrr, nel confronto con la Commissione europea”.
“Mi si chiede – dice Pittoni – cosa penso del ddl sul reclutamento dei docenti in questi giorni all’attenzione della commissione al Senato: posso dire che raccoglie principi già sviluppati nel mio ddl 1920/20 sul doppio canale. È quindi in linea, anche se meno particolareggiato, con la bozza aggiornata che ho consegnato al ministro a inizio legislatura in due versioni (c’è infatti pure il piano B in caso di difficoltà a reperire le risorse necessarie)”.
“Certo alcune parti del ddl di cui si occuperà la commissione suscitano perplessità”, conclude il leghista.
Ricordiamo che a chiedere di annullare le graduatorie di merito, con i candidati risultati idonei ma non ancora immessi in ruolo, nel momento di avvio di nuovo bando di concorso, è anche un disegno di legge presentato oltre due anni fa dalla senatrice Carmela Bucalo, vice coordinatrice del dipartimento Istruzione di Fratelli d’Italia: in questi giorni il ddl verrà preso in esame, per essere valutato, dalla settima Commissione del Senato.