Home Politica scolastica DS pronti a contrattare il bonus con le RSU

DS pronti a contrattare il bonus con le RSU

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Sulla assegnazione del bonus premiale ai docenti siamo ormai alle battute finali e i sindacati stanno cercando un ragionevole compromesso che metta d’accordo tutti.

Il dato fornito dalla segretaria nazionale della Cisl Scuola Maddalena Gissi conferma quanto abbiamo più volte scritto sull’argomento: il 50 per cento (e anche più) dei dirigenti scolastici italiani sarebbe pronto a confrontarsi con le rappresentanze sindacali in materia di distribuzione del bonus premiale.

Cisl Scuola sostiene di aver svolto una indagine su più di 1.200 scuole di tutta Italia e di aver rilevato che c’è un diffuso interesse ad accogliere pienamente il suggerimento del Miur di “coinvolgere l’intera comunità scolastica” nella definizione dei criteri per la valutazione dei docenti.
Il dato del 50% corrisponde esattamente alla percentuale dei dirigenti scolastici che fanno riferimento ai sindacati del comparto (l’altro 50% fa riferimento all’Anp che come è noto e contro ogni forma di contrattazione del bonus).
Ma se le cose stanno in questi termini non sarà difficile trovare una soluzione condivisa nella maggior parte delle scuole anche se c’è il rischio che l’ “operazione merito” proceda a due diverse velocità a seconda dell’appartenenza sindacale del dirigente scolastico.
Intanto, da alcune scuole arrivano notizie su un aspetto collaterale ma non del tutto insignificante: c’è chi sostiene che i docenti che fanno parte del comitato di valutazione non possono essere retribuiti con le risorse del MOF in quanto la legge 107 parla di comitato istituito senza ulteriori oneri per le finanze pubbliche.
Ma dalle informazioni che abbiamo raccolto presso le segreterie nazionali dei sindacati del comparto (compresa quella della Cisl-Scuola), l’interpretazione sarebbe del tutto errata.
Dalla Cisl, come dagli altri sndacati fanno sapere che – su questo punto – le parti che sottoscrivono il contratto di istituto sono del tutto autonome e – se lo ritengono opportuno – possono senza dubbio riservare una quota del fondo per retribuire l’impegno dei docenti nominati nel comitato.