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È in arrivo la Notte Europea dei Musei: scuole protagoniste in molti eventi, spettacoli e iniziative culturali

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Sabato 17 maggio centinaia di musei in tutta Europa rimarranno aperti fino a tarda notte. Si celebra, infatti, la Notte Europea dei Musei, una manifestazione che fa capo al Ministero della Cultura francese ed è patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’International Council of Museums. Dal 2005 coinvolge contemporaneamente i musei del vecchio continente con lo scopo di promuovere l’identità culturale europea in tutti i Paesi dell’Unione. Si svolge, per tradizione, il sabato sera più vicino all’International Museum Day del 18 maggio, a cui si connette anche dal punto di vista concettuale. Come si legge sul sito del Ministero della Cultura, costituisce un momento di festa in cui i musei statali offrono un’apertura straordinaria serale al costo simbolico di 1 euro.

Alle aperture, alle quali possono partecipare tutti i musei, i complessi monumentali, le aree e i parchi archeologici statali e non statali, sono associati eventi, spettacoli e iniziative di promozione culturale, organizzati con l’apporto di tutte le arti: teatro, musica, danza, letteratura, cinema.

A Cremona, il 16 maggio, l’IIS “Janello Torriani” organizza la sua “notte bianca”, tradizionalmente calendarizzata a metà del mese in concomitanza con la Notte Europea dei Musei. Dalle 20:00 alle 23:30 del 16 maggio 2025 la scuola rimarrà aperta per proporre una trentina di attività tra laboratori, teatro, musica, esposizioni, narrazioni.  Tutto ruoterà attorno al concetto di “Big Data”, e dei “dati” in generale, in una prospettiva – si legge sul sito della scuola – che unisce conoscenza e sorveglianza. Volume, Velocità, Varietà, Veridicità, Variabilità e Valore delle informazioni trattate: sono le 6 V che caratterizzano i Dati che raccontano (e forse controllano) le nostre vite. Legato all’evento, un concorso in cui si chiede i partecipanti di realizzare un prodotto creativo ispirato al titolo della Notte dei Musei 2025: “Big Data, conoscenza e sorveglianza”.

Ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, gli allievi dell’IIS “Rita Levi Montalcini” accompagneranno i cittadini in una passeggiata notturna a lume di candela che toccherà varie tappe cittadine: il Teatro Romano, la Chiesa di Sant’Antonio, il Teatro Verdi e altri siti di interesse. Gli alunni di un’altra scuola – il Liceo Classico “G. Parodi” – saranno invece al Teatro Romano, impegnati in una rappresentazione teatrale, “Epigrafi Parlanti”, un viaggio nel tempo attraverso iscrizioni latine votive e sepolcrali di epoca romana, conservate nel museo archeologico di Acqui Terme.

L’I.I.S. “A. Venturi” di Modena, da molti anni protagonista di questo evento – come ci dicono la Dirigente Scolastica, dottoressa Luigia Paolino e la professoressa Rossella Ariuli, referente del progetto – parteciperà alla Notte europea dei musei con varie iniziative: nel pomeriggio, allo Spazio Venturi, inaugurazione della mostra “Life Eolizard”, disegni e sculture di lucertole a cura di alcune classi dell’istituto. Si tratta di un’iniziativa per la conservazione e la salvaguardia della Lucertola delle isole Eolie, che vede la collaborazione tra l’I.I.S. “A. Venturi”, l’Associazione Triton e l’Università di Roma Tre.

Contemporaneamente, nella Sala Dame dell’Istituto, inaugurazione dell’esposizione “L’alfabeto dei Sentimenti”, mostra documentaria sui fratelli Sentimenti, mitici calciatori dei primi anni del XX secolo – originari di Bomporto, a un tiro di schioppo da Modena – a cura degli studenti del Professionale indirizzo Servizi culturali e dello spettacolo, con la collaborazione dell’Istituto Storico di Modena, l’Università di Modena e Reggio Emilia e altre realtà culturali del territorio.

Ci piace concludere questo breve viaggio nella Notte dei Musei con l’iniziativa del Museo archeologico nazionale di Campobasso che organizza l’evento “Noi siamo il mondo”.  Nella serata del 17 maggio, all’interno di una visione del museo come luogo di incontro e conoscenza, migranti minorenni e maggiorenni di alcuni centri coordinati dal Comune di Campobasso racconteranno i Beni Culturali dei rispettivi Paesi, per fare conoscere alla comunità locale dove sono temporaneamente accolti, le loro culture, le loro tradizioni, i loro monumenti. Un’ occasione sia per i migranti, per farsi conoscere e sentirsi coinvolti, sia per la comunità locale per conoscere altre culture e arricchirsene.