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Educazione civica: educare al riconoscimento delle fake news

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  • Natura e struttura delle fake news
  • Smart mobs, silos sociali e camere dell’eco (echo chambers)
  • Bias cognitivi e le naturali distorsioni del pensiero
  • I meccanismi di rapida diffusione e contagio virale delle notizie false
  • Le risorse informative e disinformative come potenti armi politiche
  • Come si costruiscono le fake news
  • “mi piace” nei social e la costruzione di modelli previsionali di personalità
  • Curricolo scolastico e sviluppo del pensiero critico

Ecco un elenco di concetti che gli alunni devono comprendere e padroneggiare per entrare nei meccanismi della comunicazione con una competenza tale da riuscire ad analizzare criticamente una notizia, individuando una eventuale fake news. (VAI AL CORSO)

Il riconoscimento di fake news è un obiettivo pedagogico-didattico che le stesse linee guida della nuova educazione civica raccomandano di perseguire in classe, laddove si auspicano che l’alunno sappia individuare le informazioni corrette o errate, anche nel confronto con altre fonti.

Gli obiettivi di apprendimento al termine del primo ciclo

Sulle linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica si legge che già al termine del primo ciclo l’alunno deve essere in grado di:

  • distinguere i diversi device e utilizzarli correttamente, rispettare i comportamenti nella rete e navigare in modo sicuro;
  • individuare le informazioni corrette o errate, anche nel confronto con altre fonti;
  • distinguere l’identità digitale da un’identità reale e applicare le regole sulla privacy tutelando se stesso e il bene collettivo;
  • prendere piena consapevolezza dell’identità digitale come valore individuale e collettivo da preservare;
  • argomentare attraverso diversi sistemi di comunicazione
  • individuare i rischi della rete.

Il corso

Su questi argomenti il corso Informazione e fake news, di Giovanni Morello, in programma dall’8 marzo.