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Elezioni 2022, quale ministro dell’Istruzione secondo i docenti? Da Piero e Alberto Angela a Crepet e D’Avenia

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Manca poco più di un mese al fatidico giorno delle “Elezioni 2022“. Le varie forze politiche sono già in agguato con i loro programmi elettorali: da Salvini, Meloni e Berlusconi a Conte, Letta e Calenda, tutti pronti per il rinnovo del Governo. Nel mezzo di una manovra per la scuola, quella dell’ultimo decreto Aiuti Bis, la scuola è al centro delle polemiche per l’arrivo di una nuova figura, quella del docente esperto, non accolta positivamente da tutti gli operatori della scuola.

La Tecnica della Scuola, con un post provocatorio sui canali Facebook e Instagram, ha voluto chiedere ai propri lettori chi secondo loro poteva aspirare ad essere il nuovo inquilino di viale Trastevere. Sono arrivati più di 500 commenti con tantissimi spunti di riflessione.

Per i docenti, quindi, il candidato ideale dovrebbe essere un docente o un dirigente scolastico e non un accademico, possibilmente conscio dei problemi in cui versa la scuola, che abbia a che fare quotidianamente con alunni e alunne e che conosca le riforme scolastiche. Tra i nomi proposti: i divulgatori scientifici per eccellenza, Piero e Alberto Angela, personaggi amatissimi non solo dagli adulti, ma anche dai giovani; lo psichiatra ed educatore Paolo Crepet; Umberto Galimberti, psicoanalista e accademico; Marco Lodoli, giornalista e scrittore che, in modo provocatorio, si è anche autocandidato recentemente formulando i 10 punti per una scuola migliore. Nella lista anche tantissimi prof influencer, conosciutissimi nel mondo web, come: Alessandro D’Avenia, Enrico Galiano, CateTeaches, Maestra Manu, Daniela Lucangeli, Maestra Mary e Sonia Cannas.

Molte le considerazioni degli internauti, Angela scrive: “Ministero a 3 docenti con esperienza: uno di scuola primaria, uno di scuola secondaria di primo grado e un docente secondaria secondo grado, ma che sappiano veramente quali siano i veri problemi della scuola, che vivono nella scuola a contatto con studenti, colleghi e personale ATA e DS. No ai presidi, no ai docenti universitari. Oscar, invece, aggiunge: “Il problema non è chi sarà Ministro, bensì la capacità di realizzare idee, progetti, interventi nella misura della disponibilità economica che il Ministro dell’Economia e delle Finanze vorrà concedere. Tutto parte e tutto finisce lì”.

Altri nomi menzionati sono stati: Alessandro Barbero, Stefania Andreoli, Dario Ianes, Massimo Polidoro, Claudio Marazzini, Simona Malpezzi, Mario Pittoni e Pasquale Vespa.