
La pubblicazione dei voti degli esami di terza media, il primo vero traguardo scolastico per tanti ragazzi, per alcuni alunni di una scuola secondaria di primo grado a Roma, si è trasformata in una piccola delusione.
Come riporta Il Messaggero, nei giorni scorsi, all’esterno dell’istituto sono state affisse le valutazioni finali. Scritti a mano, i voti campeggiavano sulla bacheca scolastica, sotto gli occhi curiosi e trepidanti di studenti e famiglie. Ma poche ore dopo, alcune famiglie hanno ricevuto un’email dalla scuola che segnalava un errore materiale nella trascrizione dei voti.
“In fase di pubblicazione del tabellone finale – si legge nella comunicazione inviata ai genitori – è stato riscontrato un errore materiale nella trascrizione dei voti di alcuni studenti, tra cui suo figlio”. Così, in alcuni casi, un 10 è diventato un 8 e viceversa. L’errore è stato corretto nel giro di poco tempo, ma le conseguenze emotive, secondo le famiglie, non sono state trascurabili.
“Mio figlio era in ansia da giorni – racconta un padre – e quando ha visto un voto più basso di quanto si aspettasse, è rimasto smarrito. Anche se l’errore è stato poi sistemato, quel momento resta nella memoria”. Un altro genitore chiede più attenzione e precisione da parte della scuola: “È importante valorizzare il lavoro svolto dai ragazzi durante l’anno, ma anche proteggerli da errori evitabili che rischiano di turbare la loro autostima”.
Un appello condiviso da più voci genitoriali: “Serve più cura, non solo per rispetto verso il lavoro degli studenti, ma per garantire loro serenità nei momenti cruciali del percorso scolastico”.