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Esami di Stato 1° ciclo. Cspi e Senato chiedono nuovo modello di certificazione delle competenze, di che si tratta?

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Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, nel rendere il parere sullo schema di ordinanza del Ministro dell’istruzione concernente gli “Esami di Stato nel primo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2021/2022”, conclude auspicando “… una modifica del modello della certificazione delle competenze” previste dal DM 742/2017, in quanto il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il 22 maggio 2018 una nuova Raccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente…”.

È opportuno specificare che “Una raccomandazione del Consiglio è un atto giuridico adeguato nel settore dell’istruzione e della formazione, ambiti nei quali l’UE ha una competenza di sostegno” (pag. 9 della Relazione del gennaio 2018); intendendo con “competenza di sostegno” un’azione dell’Unione che si svolge sulla base del principio di sussidiarietà su ambiti, come l’istruzione e la formazione, di competenza legislativa degli Stati membri.

Il D.M. 742/2017 decreta l’adozione del modello di certificazione delle competenze, secondo la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente.

Perché si è arrivati ad una nuova raccomandazione se “Nel 2006 il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno adottato una raccomandazione relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente. … omissis… Fin dalla sua adozione la raccomandazione è stata un importante documento di riferimento per lo sviluppo di istruzione, formazione e apprendimento orientati alle competenze”?

Le competenze necessarie oggi sono diverse

I motivi sono contenuti nella stessa nuova relazione del Consiglio, in particolare dove si afferma “Le competenze richieste oggi sono cambiate: più posti di lavoro sono automatizzati, le tecnologie svolgono un ruolo maggiore in tutti gli ambiti del lavoro e della vita quotidiana e le competenze imprenditoriali, sociali e civiche diventano più importanti per assicurare resilienza e capacità di adattarsi ai cambiamenti”.

I limiti del D.M. 742/2017

Come dovrebbe evolvere la certificazione delle competenze adottata con il D.M. 742?

Il D.M. 742 non aveva superato la concezione statica dei contenuti curricolari, non proponendo quella dinamica di conoscenze, abilità e atteggiamenti che l’alunno deve essere in grado di padroneggiare per favorire il processo di lifelong learning.

Poiché le competenze cambiano nel corso della vita, il Consiglio dell’Unione Europea ha ritenuto che, in una società in rapida evoluzione, la capacità di risoluzione di problemi, il pensiero critico, e l’autoregolamentazione rivestano sempre maggiore importanza.

Le nuove competenze chiave

Le competenze-chiave rimangono in numero di otto; il quadro di riferimento non viene stravolto, ma viene maggiormente “curvato” sulle competenze – superando i limiti delle discipline tradizionali – quali “competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare” o la “competenza imprenditoriale”, privilegiando la connessione tra l’apprendimento formale, non formale e informale.

La necessità del superamento del modello pedagogico-didattico trasmissivo

Tuttavia, il nodo non sta nel modello di certificazione, ma nell’approccio pedagogico-didattico della Scuola. Se non verrà superato il modello disciplinare delle “materie”, difficilmente si svilupperà l’auspicata resilienza e la capacità di adattarsi ai cambiamenti.

Il progresso è tale che gli attuali alunni della scuola primaria si troveranno – verosimilmente – ad esercitare professioni attualmente sconosciute; quindi occorre istruire sempre più in termini di competenze e di capacità di apprendimento permanente.

Tabella comparativa

In chiusura, si offre un quadro sinottico di confronto delle Raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea; si noti che nel 2018 è stata abbandonato il sistema di numerazione delle competenze.

Raccomandazione del 18 dicembre 2006Raccomandazione del 22 maggio 2018
1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale.– competenza alfabetica funzionale; – competenza multilinguistica; – competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria; – competenza digitale; – competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare; – competenza in materia di cittadinanza; – competenza imprenditoriale; – competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.