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Esami di Stato, precariato e ambiente nel question time alla Camera

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Esami di Stato, precariato ed educazione ambientale sono i temi sui quali il Ministro Fioroni ha parlato oggi alla Camera nel corso del consueto question time settimanale.
Per quanto riguarda il primo punto il Ministro ha fornito chiarimenti in merito alla fuga di notizie relativa alla versione di greco nel liceo classico (pochi minuti dopo l’avvio della prova) in diversi siti internet erano riportati alcuni passaggi della versione.
“Ma – ha assicurato il ministro Fioroni – il fatto non ha determinato nessuna irregolarità”. Più in generale il Ministro ha ribadito che è sua intenzione rivedere il meccanismo degli Esami di Stato che però non possono essere aboliti in quanto espressamente previsti dalla nostra Carta costituzionale.
Sul problema del precariato Beppe Fioroni ha annunciato che sono in corso incontri fra i ministeri della Pubblica Istruzione e dell’Economia per valutare la possibilità di immettere in ruolo altri 23.500 fra insegnanti e ATA, già nei prossimi mesi.
Alba Sasso, deputata dell’Ulivo e vicepresidente della Commissione Istruzione della Camera, rivolgendosi al Ministro ha così replicato: “Si può accettare di raggiungere il traguardo per tappe successive, come lei ha detto, purché il percorso sia definito ed i tempi rigorosamente progettati”.
Ed ha aggiunto: “Siamo consapevoli delle difficoltà dell’economia pubblica e nessuno pretende miracoli. Ma perché 23 mila e non 37 mila quest’anno, a coprire il turn over? Non è un aumento di spesa”.
Curiosa infine l’interrogazione del deputato ulivista Arnold Cassola che ha chiesto di conoscere quali iniziative il Ministro abbia in cantiere per introdurre il tema dell’educazione ambientale nei programmi scolastici.
Come è noto infatti l’educazione ambientale è già espressamente prevista nelle Indicazioni nazionali per il I ciclo di istruzione (si tratta di una delle 6 educazioni comprese nella educazione alla convivenza civile).
Curiosamente invece sia Cassola sia il Ministro Fioroni hanno accuratamente evitato di fare riferimento alle Indicazioni allegate al decreto 59, come se, anche sull’educazione ambientale, si dovesse ripartire da zero.
Il Ministro ha ricordato le convenzioni stipulate con importanti associazioni ambientaliste e gli accordi già esistenti con il Ministero dell’Ambiente, ma la parola “Indicazioni” proprio non ha voluto pronunciarla.