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Femminicidio, gli studenti si mobilitano: “Chiediamo un’educazione sessuo-affettiva e intitolazione delle scuole con i nomi delle donne vittime”

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Oggi in diverse scuole del Lazio gli studenti si sono mobilitati per far sentire la rabbia, intitolando le scuole con i nomi delle donne uccise nel 2025 per mano di un uomo. È di ieri mattina infatti la notizia del ritrovamento del corpo di Ilaria Sula, in una valigia, senza dignità, come un oggetto, insieme al femminicidio di Sara Campanella.

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“È successo di nuovo, ancora e ancora. Due vittime in due giorni, due sorelle strappate brutalmente dalla loro vita. – spiega Bianca Piergentili, Coordinatrice Regionale della Rete degli Studenti Medi del Lazio – Siamo stanche di vedere come in Italia non si faccia nulla per combattere il fenomeno, per fermare la cultura patriarcale, quella cultura che arriva a uccidere. Due giorni, due femminicidi e il Governo sta in silenzio. Da anni chiediamo prevenzione, informazione, contrasto, chiediamo un’educazione sessuo-affettiva vera ma il Ministro Valditara tace e chiama antiabortisti nelle scuole. Per questo oggi ci siamo mobilitati nelle scuole e scenderemo in piazza alle 14:30 in Piazzale Aldo Moro (Roma)”.

La scuola può e deve giocare un ruolo cruciale nella prevenzione di queste dinamiche tossiche. Gino Cecchettin, padre di Giulia, in una diretta con la Tecnica della Scuola, ha sottolineato l’importanza di educare i giovani ad accettare il “no”, a riconoscere i limiti altrui e a sviluppare una mentalità di rispetto reciproco. “Se i genitori vi spianano la strada, cercate una sfida”, ha dichiarato, sottolineando come la crescita passi anche attraverso il confronto con le difficoltà e la consapevolezza dei propri limiti.

Un altro punto critico riguarda la formazione dei docenti. Spesso, retaggi culturali e stereotipi influenzano anche l’atteggiamento degli insegnanti, rendendo più difficile il contrasto alle dinamiche patriarcali. Sempre Gino Cecchettin ha annunciato l’intenzione di presentare una proposta per formare i docenti su questi temi, affinché possano riconoscere e affrontare situazioni di disagio emotivo e relazionale tra gli studenti.

RIVEDI LA DIRETTA CON GIULIO CECCHETTIN