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Finanziaria: risorse bloccate per i contratti integrativi

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E’ contenuta in 60 articoli la legge finanziaria per il 2006. Sulla scuola non ci sono previsioni specifiche. Riguardano comunque le istituzioni scolastiche e il personale della scuola alcune disposizioni che toccano le pubbliche amministrazioni e tutto il pubblico impiego.
L’articolo 3, per esempio, stabilisce che la spesa annua per studi ed incarichi di consulenza conferiti dalle istituzioni scolastiche a soggetti estranei all’amministrazione non può superare il tetto del 50% di quanto impegnato nell’anno 2004.
In pratica il tetto di spesa servirà a limitare le spese che le scuole potranno fare per alcune tipologie molto particolari di contratto (per esempio per la redazione del piano sulla sicurezza del trattamento dei dati).
Lo stesso limite è previsto per le spese connesse con la organizzazione di convegni, mostre e pubblicità.
Qualche problema potrà esserci soprattutto per gli istituti tecnici e professionali che dovranno tenere sotto controllo le spese relative all’acquisto, alla manutenzione, al noleggio e all’esercizio di autovetture (anche in questo caso non si potrà superare il tetto del 50% di quanto impegnato nel 2004).
Sul fronte dei contratti l’articolo 25 mette a disposizione 390 euro per onorare gli impegni assunti dal Governo con l’accordo del 27 maggio scorso; sono a bilancio anche le risorse per i rinnovi del biennio 2006/2007: 230 milioni per il 2006 e 335 per l’anno successivo.
L’art. 28 blocca le risorse per i contratti integrativi del pubblico impiego che non potranno superare quelle disponibili per il 2004.
Nel concreto questo potrebbe significare di chiudere definitivamente la questione della trattativa sull’art. 43 (tutor e nuove figure professionali per la scuola materna): se non si potrà fare ricorso a risorse “fresche” sarà molto improbabile che si riesca a finanziare l’operazione con i soldi del 1° biennio economico.
L’articolo 27 pone un freno anche all’utilizzo di personale a tempo determinato, ma precisa che per il comparto scuola e per le istituzioni di alta formazione artistica e musicale valgono le specifiche disposizioni di settore.
Si chiudono i cordoni della borsa anche per le indennità di trasferta spettanti ad alcune particolari categorie di dipendenti (tra questi sono compresi anche i dirigenti scolastici) che d’ora innanzi, in caso di missione fuori sede, potranno richiedere solamente il rimborso delle spese di viaggio.
Dei tagli di organico di cui si era parlato nei giorni scorsi e del blocco degli aumenti stipendiali legati all’anzianità non c’è traccia. Almeno per ora.
Ma il cammino della legge finanziaria è appena iniziato.