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Firmato il nuovo contratto

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I sindacati Cgil, Cisl, Uil, Confsal-Snals (la Gilda non ha sottoscritto) ed il Governo hanno firmato nella mattinata di oggi il nuovo contratto del comparto scuola per i prossimi quattro anni. Un passo importante che segna sicuramente una svolta per il futuro professionale di 800.000 insegnanti, come ha sottolineato il presidente del Consiglio D’Alema che ha addirittura ritardato la partenza del suo viaggio negli Stati Uniti per dare l’annuncio ufficiale dell’accordo. "Un segnale dell’attenzione che il Governo ha posto nei confronti della scuola pubblica che – ha sottolineato d’Alema – intendiamo sostenere, qualificare e rilanciare attraverso nuove risorse ed un rilevante impegno finanziario."
Per i docenti, nel quadriennio 1998/2001, si prevede un aumento medio, a regime, di 210.000 mila lire, più un recupero dell’inflazione per il biennio 2000-2001. Altri 6 milioni medi annui andranno a 250.000 docenti, con almeno dieci anni di anzianità di servizio, per incentivare la qualità del lavoro svolto in classe senza alcun tipo di attività aggiuntiva diversa dall’insegnamento. Per gli incarichi di coordinamento che richiedono un impegno aggiuntivo all’insegnamento, circa 50.000 docenti riceveranno 3 milioni annui.

Ecco una scheda sulle principali novità del contratto

  1. La progressione economica non sarà più legata all’aggiornamento. I cosiddetti "passaggi di gradone" si otterranno senza la   partecipazione obbligatoria alle 100 ore di aggiornamento.
  2. Gli aumenti retributivi per tutto il personale, in riferimento agli stipendi in godimento, saranno dell’1,8% da novembre ’98, dell’1,5% da giugno ’99, cioè a dire un aumento medio mensile di circa 210.000 lire dal prossimo giugno.
  3. Gli aumenti per la professionalità docente, dal gennaio 2001, saranno di circa 6 milioni medi annui per almeno 250.000 insegnanti con più di 10 anni di servizio, attraverso la partecipazione volontaria ad una prova sugli aspetti metodologico-didattici connessi alle discipline di insegnamento. Tale incremento nella retribuzione non comporta alcun tipo di attività aggiuntiva diversa dall’insegnamento.
  4. Dal 1° settembre 1999 il collegio dei docenti individua i colleghi cui affidare incarichi di coordinamento, il cui svolgimento richiede attività aggiuntive all’insegnamento. Si prevedono aumenti di circa 3 milioni annui per circa 50.000 docenti.
  5. Sarà attivata la formazione in servizio, finalizzata, in particolare, alla mobilità professionale, alla riconversione, al riassorbimento dei docenti in sovrannumero.
  6. Sono previsti 96 miliardi annui per incentivare il personale delle aree ad alto rischio di criminalità minorile, devianza sociale, evasione e ritardi scolastici. Il Ministro della P.I. individuerà tali zone e le scuole dove saranno incentivati specifici progetti pluriennali, con il vincolo della permanenza dei docenti per l’intero progetto e con un budget d’istituto ad hoc.
  7. I segretari delle scuole, in possesso della laurea, diventeranno Direttori Amministrativi. Sono previsti appositi corsi di formazione ed incentivi retributivi per valorizzare il maggiore impegno e per agevolare la mobilità professionale.
  8. I periodi di assenza dovuti a gravi patologie non determineranno riduzioni di stipendio e non concorreranno a determinare il periodo massimo di assenza consentito.